I Playoff NBA sono cominciati da poco meno di un mese ed è questo il momento per tutti gli All-Star della lega di mostrare il loro valore e di lasciare un segno nella storia, arrivando al tanto ambito anello.
Ma se quello dei Playoff è notoriamente il palcoscenico principale delle varie superstar, spesso è anche l’occasione per giocatori “meno importanti” di mettersi in mostra e contribuire in maniera determinante al successo finale. Basta infatti una giocata decisiva, tanto quanto un’intera post-season disputata al di sopra delle aspettative, per cambiare lo status di un giocatore semi-sconosciuto in quello di eroe (seppur momentaneo) della propria squadra.
Abbiamo dunque cercato 10 (ormai ex) giocatori che, inaspettatamente, hanno lasciato un segno indelebile durante la post-season e sono diventati, anche se solo per un attimo, delle vere superstar.
Jamaal Wilkes
Nonostante un palmarès d’eccezione (4 titoli NBA, Rookie Of The Year nel 1975 e 3 volte All-Star) Jamaal “Silk” Wilkes raramente viene ricordato fra i protagonisti dei Lakers dello Showtime, sopratutto a causa dei riflettori puntati inevitabilmente su Magic Johnson e Kareem Abdul-Jabbar, le due superstar che portarono la squadra angelena a vincere 5 titoli NBA.
Wilkes si rivelò comunque un’arma importantissima per il successo dei Lakers (oltre 34 minuti giocati a partita nei Playoff con la maglia gialloviola), grazie sopratutto alle sue doti realizzative ed alla sua abilità difensiva: nelle Finals del 1980, che videro il dominio di Johnson da rookie, Wilkes fu uno dei protagonisti, arrivando a mettere a segno 37 punti in Gara 6.
A testimoniare il suo grande contributo ai successi della franchigia californiana, c’è stata la scelta dei Lakers di ritirare la sua maglia #52 nel 2012 (stesso anno della sua introduzione nell’Hall of Fame).
Gerald Henderson
(credit to hardwoodhoudini.com)
Nonostante un contributo non eccezionale durante la sua permanenza a Boston (circa 9 punti e 3 rimbalzi di media a partita), durante i Playoff del 1984 Gerald Henderson si rese protagonista di una giocata fondamentale per riportare i C’s alla vittoria dell’anello, tre anni dopo quello del 1981 (anche in questo caso Henderson si laureò campione): è Gara 2 delle Finals contro gli eterni rivali dei Lakers, vittoriosi nella partita precedente; con pochi secondi rimasti e gli avversari avanti 113-111, il playmaker di Richmond riesce a intercettare un passaggio di James Worthy diretto a Byron Scott e a concludere con un lay-up che manderà la partita all’overtime, dove i Celtics riusciranno a prevalere (per poi vincere un’entusiasmante serie finita 4-3).
Per comprendere l’importanza di Henderson nel successo finale, bastano le parole del leader di quella leggendaria squadra, Larry Bird: ‘”..To be honest, if it wasn’t for that steal, we probably would have been swept.”