Arrivati ai Playoff da testa di serie #1 del tabellone a Est dopo una stagione regolare da record, i Toronto Raptors contemplano ora uno scenario lontano da quello sperato e sono costretti, ancora una volta, a leccarsi le ferite per un’eliminazione prematura che brucia più del solito. Il 4-0 senza appello e senza precedenti lascia interdetti i membri del roster dei canadesi.
Kyle Lowry ha sintetizzato brevemente il sentimento di frustrazione condiviso all’interno dello spogliatoio. Riportiamo le dichiarazioni raccolte da ESPN:
“Pensavamo che le NBA Finals fossero alla nostra portata, questo era il nostro obiettivo. Per essere il migliore devi battere i migliori e abbiamo sempre fallito quando ci siamo trovati ad affrontare la squadra che ha giocato le Finals nelle ultime tre stagioni. È un anno buttato ma si tratta anche di una motivazione per continuare a migliorare.”
Delusione che traspare anche dalle parole di DeMar DeRozan, che non ha esitato a descrivere il momento come “il più basso della carriera“.
Alla luce di un risultato non in linea con le aspettative nella post-season, la panchina di coach Dwane Casey è ora a rischio. Nel frattempo, l’allenatore dei Raptors si può “consolare” con il Michael Goldberg Coach Of the Year Award –conferitogli a seguito della votazione da parte dei colleghi:
“Ricevere questa onorificenza da parte dei colleghi è incredibilmente gratificante e ringrazio gli allenatori di questa lega per il riconoscimento. Un grazie anche al talentoso e diligente coaching staff con cui lavoro quotidianamente a Toronto.”
La NBCA (associazione allenatori) ha assegnato il premio per la prima volta nella scorsa stagione, quando fu condiviso da Mike D’Antoni ed Erick Spoelstra. Esso non va confuso con il tradizionale Coach of The Year Award (per il quale votano i membri dei media).
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