Sul rapporto – spesso contrastato – tra Kevin Love e LeBron James si è detto e scritto molto: quel che è certo è che, con l’addio di Kyrie Irving, dall’unità d’intenti tra i due All-Star dipende, nel bene e nel male, il destino dei Cleveland Cavaliers.
Il nativo di Akron aveva lanciato i primi, inequivocabili segnali a poche ore dalla Gara 7 – poi vinta – contro gli Indiana Pacers, invitando l’ex T’Wolves a non perdere fiducia.
Lo sweep completato ai danni dei Raptors ha rinvigorito Love, che ora si lascia alle spalle le critiche e guarda avanti con ottimismo. Di seguito quanto dichiarato ai microfoni di Fox Sports Ohio:
“LeBron dovrebbe prendersi gran parte del merito per ciò che è stato in grado di fare. È stato incredibile e giocando al suo fianco ho imparato tanto: mi è stato insegnato il senso del sacrificio.”
A chi azzarda il paragone con Chris Bosh, capace di accettare un ruolo di secondo violino a Miami dopo gli anni a Toronto, Love risponde lusingato:
“Essere accostato a Chris Bosh è cosa per pochi: è un Hall of Famer, 10 volte All-Star, due volte Campione NBA. Ho sempre detto che cerco di mantenere un atteggiamento positivo stando zitto e pensando ad aiutare questa squadra a vincere. Potrò anche non ricevere tutto il credito che mi spetta quando vinciamo e, al contrario, venire indicato tra i ‘colpevoli’. quando perdiamo o stiamo attraversando un periodo difficile. Fa parte del gioco. Una volta ritiratomi, spero la gente apprezzi [ciò che ho fatto per questa squadra].”
In questa post-season l’ex T’Wolves sta viaggiando a quasi 14,7 punti di media con il 39,4% dal campo.
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