Jayson Tatum, con Donovan Mitchell e Ben Simmons, è stato uno dei trascinatori di una classe di matricole, quella del 2017-2018, che entrerà nella storia dalla porta principale. Il rookie dei Boston Celtics, appena ventenne e alla prima esperienza in post-season, si sta ricavando spazio negli annali statistici dei Playoff.
Tatum, rookie veterano
L’ala piccola dei Celtics, scelta con la numero 3 al Draft 2018 dopo un pick-swap coi Philadelphia 76ers (che hanno invece selezionato Markelle Fultz), ha condotto Boston alla vittoria al secondo turno di post-season proprio contro Philly, regolata 4-1.
Tatum, nella serie contro i Sixers, ha segnato 118 punti. Più di quelli al secondo round di Playoff dell’intera annata rookie del 2014, dell’intera annata del 2015 e dell’intera annata del 2017; le matricole del 2016 hanno realizzato complessivamente 5 punti in più di Tatum.
Per non farsi mancare nulla, è stato pure il giocatore chiave – insieme al veterano Al Horford – nella decisiva vittoria punto a punto in Gara 5 dei Celtics. Fultz non ha visto un minuto in campo nella serie, dando ulteriore adito ai dubbi di chi vede in lui un potenziale bust, o comunque un giocatore di livello molto inferiore rispetto a quello di Tatum.
La matricola dei Celtics, invece, avrà un’ulteriore chance per provare il proprio valore contro Sua Maestà in persona; contro quel LeBron James a cui vuole togliere, giocata clutch dopo giocata clutch e record dopo record, la chance di giocarsi l’ennesima Finale NBA.
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