Risultati NBA

Risultati NBA: Philly lotta, Boston vince; i Celtics raggiungono LeBron in finale di Conference

(3) Philadelphia 76ers 112-114 Boston Celtics (2)

Boston vince la serie 4-1

Finisce così, con una sconfitta arrivata dopo una lotta infinita, fatta di parziali e contro parziali, la stagione dei Philadelphia 76ers.
La squadra di Brett Brown arrivava al TD Garden di Boston sotto 3-1 nella serie, obbligata a pensare solamente una partita alla volta per sperare di poter essere la prima squadra della storia dei playoff a rimontare da una situazione di svantaggio 3-0.

Pronti via e si parte con la stessa soluzione tattica adottata in gara 4, con Brown che lancia TJ McConnell in quintetto al posto di Robert Covington per sgravare Ben Simmons di qualche compito di playmaking e lasciarlo libero di muoversi di più e tagliare.
Soluzione che sembra funzionare tra fine primo quarto e inizio secondo, quando le folate di McConnell e JJ Redick attirano l’attenzione della difesa di Brad Stevens e proprio i tagli dell’australiano riescono a portarlo al ferro o a metterlo in condizione di innescare Joel Embiid e Dario Saric.

Boston però non si fa certo impressionare, e una volta prese le misure all’attacco avversario si aggiusta di conseguenza e piazza un parziale di 8-0 guidato da Jayson Tatum e Jaylen Brown, ancora una volta decisivi, che permette ai padroni di casa di chiudere il primo tempo in vantaggio 61-52.

Nella ripresa però Philadelphia si rifà sotto, guidata dalla sua coppia di lunghi che chiuderanno la partita con 54 punti e 22 rimbalzi complessivi, e rimettono il punteggio in equilibrio riuscendo a eludere i tentativi di chiusura di Horford e compagni, che provano a intasare il pitturato per costringere i Sixers a scaricare la palla sul perimetro ma non riescono a opporsi allo strapotere fisico di Embiid e Saric.

Si arriva alle ultime battute della partita con il punteggio ancora in equilibrio: con un mini parziale guidato da Horford e Scary Terry Rozier Boston riesce ad allungare sul 100-94 a meno di 6 minuti dal termine, ma Philly resiste e, ancora con Saric, piazza un contro parziale che fissa il punteggio sul 109-105 a 1:37 minuti dalla fine grazie a 5 punti consecutivi ancora del croato.
Sul 109 pari, a 22 secondi dalla fine, Smart scarica una fucilata a centro area per Tatum, McConnell è sulla linea di passaggio e prova a intercettare ma il prodotto di Duke è più rapido e infila il layup del +2; arrivata all’ultimo possesso per pareggiare, Philly si affida al post basso di Embiid contro Baynes, ma il camerunese fallisce la prima conclusione, sbaglia anche il tap-in dopo aver raccolto il primo rimbalzo e sul terzo tentativo di conclusione si fa rubare la palla da Rozier.

È sostanzialmente la fine della partita, perché nonostante Redick con una tripla accorci il punteggio a 113-112 e Smart sbagli uno dei due tiri liberi, il lancio disperato a tutto campo di Ben Simmons con 2 secondi sul cronometro finisce proprio nelle mani di Smart, che consegna le finali di Conference a Boston.

I migliori della partita alla fine sono comunque i due lunghi di Philly, Saric ed Embiid, che mettono a referto 27 punti a testa accompagnati rispettivamente da 10 e 12 rimbalzi, mentre Simmons aggiunge 18 punti, 8 rimbalzi e 6 assist; per i Celtics i leading scorer sono ancora una volta Tatum e Brown, che finiscono con 25 e 24 punti, ma i giocatori di Brad Stevens in doppia cifra a fine partita saranno ben 6 (dei soli 7 totali che finiranno con almeno un canestro del campo).

Non il modo in cui avrei voluto concludere la stagione, ma è stata una serie incredibile, e oltre ai miei compagni e tifosi voglio ringraziare i giocatori e il pubblico di Boston per delle partite incredibili, sicuramente il miglior periodo della mia carriera fino a questo momento.”

Queste le poche ma belle parole di Embiid, ma sia lui che i Sixers possono guardare positivamente al futuro: dopo le 28 vittorie dell’anno scorso, quest’anno Philly ha vinto 52 partite in regular season ed è arrivata al secondo turno dei playoff. Il futuro è appena cominciato.

Boston dalla sua vede coronato un percorso che, senza Gordon Hayward prima e Kyrie Irving poi, sulla carta si sarebbe potuto concludere molto prima. Adesso la sfida più importante, un nuovo duello con LeBron James per provare ad arrivare alle Finals, il giusto premio per un gruppo che si è mostrato resiliente come nessun altro durante tutta la stagione.

Guarda i commenti

  • Questa è un'impresa: senza Irving e Hayward raggiungere la finale di Conference non si può chiamare in altro modo!
    Finalmente Brown ha smesso di zoppicare e si vede: 24 pts e ottima difesa, Horford oltre a difendere è tornato a segnare come al solito, come Rozier; Baynes ha fatto una partita fantastica in difesa contro Embid e anche in attacco, Smart ha recuperato palloni e difeso come un dannato, Morris ha giocato bene come per tutti i playoff e Tatum è stato ancora una volta "the man of the match", a differenza di Embiid che ha fatto una grande partita, ma ha sbagliato il canestro decisivo (da un metro contro il muro australiano Baynes).
    Sapevo che i Celtics avrebbero potuto arrivare in finale ad est, ma di certo non erano favoriti all'inizio dei playoff. Gli accoppiamenti con Milwakee e Philadelphia sono stati più favorevoli di quelli che ha avuto Toronto, che ha vinto la regular e comunque è stata molto dura.
    Anche contro Philadelphia, nonostante il 4 a 1 sono state quasi tutte sfide intense all'ultimo pallone.
    Sfida nella sfida, Jaylen Brown, terza scelta al draft 2016, vince contro Simmons, prima scelta dello stesso anno, nonostante l'infortunio che lo ha un po' limitato.
    Tatum, terza scelta 2017, non può essere paragonato alla prima scelta 2017 Fultz che non ha giocato, ma vince alla grande contro la prima scelta del 2016, Simmons e addirittura contro la terza scelta del 2014, nonchè secondo miglior giocatore nel suo ruolo della lega, Joel Embiid: FENOMENO

  • Il coach di Philadelphia ha commesso solo un grande, enorme errore: consegnare le chiavi dell'attacco nei finali di partita ad uno stremato Embiid. Soprattutto in gara 3 e gara 5 le sue palle perse hanno consegnato la vittoria a Boston in due partite che avrebbero potuto è dovuto portare a casa; a coach Brown è mancato il coraggio ma soprattutto la capacità di lettura del momento, caratteristiche che invece non mancano a coach Stevens.

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Pubblicato da
Leonardo Flori

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