Questa mattina la Corte Suprema degli Stati Uniti ha preso una decisione storica per il mondo dello sport. Con 7 voti a favore e 2 contro, è stato, infatti, revocato il divieto federale sulle scommesse in ambito sportivo sanzionate dallo Stato.
La decisione ufficiale recita:
“Il Congresso può regolare direttamente le scommesse sportive, ma se decide di non farlo, ogni Stato è libero di agire da solo”.
La questione è stata affrontata nel New Jersey, Stato che potrebbe beneficiare per primo della decisione, ma che certamente non sarà l’unico. Oltre, appunto, al New Jersey, anche il Mississippi, la Pensilvania e la Virginia Occidentale approveranno a breve leggi a favore di questo.
Secondo l’avvocato Daniel Wallach, dovrebbe essere Monmouth Park Racetrack il primo ad offrire scommesse sportive legali tra più o meno due settimane.
La legge sulla protezione degli sport professionistici e amatoriali fu emanata nel 1992 e semplicemente non autorizzava i singoli Stati a regolamentare e tassare le scommesse sportive.
L’unica eccezione è il Nevada, dove, specialmente a Las Vegas, si è creato un vero e proprio impero delle scommesse. Secondo Pete Williams di NBC Sports, l’American Gaming Association stima che il torneo maschile di NCAA da solo porti 10 miliardi di dollari l’anno (solo il 3% scommesso legalmente in Nevada).
La legalizzazione delle scommesse sportive ha fatto discutere molto negli ultimi mesi e NBA, MLB (baseball) e PGA Tour (golf) hanno fatto di tutto per garantire che venga protetta l’integrità dei loro sport. Secondo Brian Windhorst di ESPN, NBA (in particolare il vice presidente Dan Spillane) e MLB starebbero anche cercando di ottenere una percentuale dai ricavi delle scommesse riguardo ai propri eventi.
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