I Golden State Warriors hanno sbancato il Toyota Center e si sono portati avanti 1-0 nella Finale della Western Conference. Decisivo per i Campioni NBA in carica è stato Kevin Durant, autore di 37 punti.
Nonostante la sua clamorosa prestazione, Mike D’Antoni nella conferenza post partita ha dichiarato che l’ex OKC non è la prima preoccupazione della sua squadra.
“È uno dei migliori realizzatori di sempre giusto? Quindi sapevamo fosse estremamente bravo, ma possiamo sopportarlo. Non possiamo sopportare le palle perse, i layups e i tiri da fuori sbagliati. Abbiamo concesso 15 triple a Klay Thompson. Non possiamo concederglielo. Dobbiamo cambiare alcune cose e vedremo se riusciremo a metterle in campo mercoledì.”
Un discorso sensato quello dell’ex coach dei Phoenix Suns che però, in Gara 2, dovrà necessariamente trovare degli accorgimenti per limitare l’efficacia di Durant. Anche perché, il suo dirimpettaio Steve Kerr, sembra intenzionato a cavalcare il suo numero 35 (e come dargli torto) anche nei prossimi episodi.
“Il nostro obiettivo è quello di muovere la palla ma abbiamo il lusso di avere Kevin. Perché anche se un gioco non riesce come speravamo, basta dargli la palla. Può trovarti un canestro come nessuno su questa Terra.”
Questa è la prima volta in questi Playoff che gli Houston Rockets si trovano sotto nel punteggio. La post-season si sa, è questione di aggiustamenti. Non sappiamo se D’Antoni avrà qualcosa in serbo per Durant, la cosa certa è che si aspetta che sia letale come ieri. E si aspetta che i suoi compagni non lo siano.
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