Dopo il fallo commesso da JR Smith che ha sollevato le ire del popolo Celtics, ecco che la shooting guard dei Cavaliers esce allo scoperto a mente “lucida”.
JR rilascia la sua dichiarazione sull’accaduto ai microfoni di ESPN, senza perdere l’occasione di gettare benzina sul fuoco:
“Buon fischio. L’ho spinto platealmente. Non ho cercato di fare da ponte o qualcos’altro, volevo fare in modo che lo sentisse. Era un buon, duro fallo. Posso capire perché mi abbiano fischiato il flagrant.”
Dopo l’episodio in questione, nel corso dell’ultima frazione di gioco, buona parte del TD Garden si è fatta sentire con parole tanto poco equivocabili quanto gentili rivolte al nativo del New Jersey. Ma l’ex Knicks non sembra tormentato dalle offese ricevute, anzi:
“Mi piace. Non voglio che i fan avversari mi apprezzino. Non è per questo che sono qui. Possono cantare e gridare tutto ciò che vogliono, in realtà mi fanno sentire meglio con me stesso. Mi conoscono.”
L’attesissima Gara 3, dove i Cleveland Cavaliers feriti a morte torneranno nella loro tana in Ohio, ci dirà se e come i padroni di casa sapranno reagire al 2-0 iniziale. E soprattutto se Smith, paradossalmente, riuscirà a trasformare questo polverone in qualche stimolo che lo renda più partecipe e devoto alla causa.
Fin qui JR ha segnato solo 4 punti con 2-16 nelle due sfide contro Boston.
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Jr è una testa calda, ma è un giocatore abbastanza corretto; sa di aver fatto un brutto fallo e che poteva fare male a Horford, sa che era frustrato per la sua pessima partita... Ma soprattutto sa che Smart e gli altri non saranno gentili con lui...