Dopo la sconfitta maturata in Gara 2, i Golden State Warriors tornano a Oakland con la consapevolezza di aver trovato sulla strada verso la quarta partecipazione consecutiva alle NBA Finals un avversario coriaceo e attrezzato, quanto meno, per giocarsela ad armi pari.
Steve Kerr tiene alto il morale dei propri ragazzi e non mostra preoccupazione per le condizioni di Steph Curry, ancora una volta protagonista di una serata balistica da rivedere:
“Ovviamente non è stata la sua miglior serata. Ha fatto fatica, 1-8 da tre punti, ed è partito un po’ a rilento. Nel secondo tempo, è andato leggermente meglio. Non sono preoccupato. Steph è un agonista e un giocatore capace di rialzarsi dopo una partita difficile.”
In chiusura una battuta in risposta a chi gli chiede quanto incidano i problemi fisici che hanno interessato Curry nell’ultima parte di stagione regolare, impedendogli di prendere parte al primo turno di Playoff vinto agevolmente contro i San Antonio Spurs.
“13, 7%,”
Un calcolo rapido – abbastanza preciso – dopo un veloce sguardo alle statistiche. Nei Playoff, scherzi a parte, non sono ammessi calcoli, e Golden State dovrà trovare le contromisure già a partire da Gara 3, in programma domenica notte alle 2.00 (ora italiana).
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