La sconfitta riportata in Gara 2 con ben 22 punti di distacco sembra aver lasciato il segno sulla pelle dei Warriors e, in particolare, su quella del loro leader: Draymond Green.
L’orso ballerino ha rilasciato un’intervista a ESPN in cui chiarisce che cosa si aspetta dai suoi compagni di squadra in occasione di Gara 3:
“Penso che riusciamo a dare del nostro meglio quando ci sentiamo minacciati. In Gara 1 ci siamo sentiti minacciati, siamo scesi in campo con un senso di urgenza verso la vittoria. In Gara 2 non ci siamo sentiti allo stesso modo, e il senso di urgenza non ci ha accompagnato sul parquet. Penso che possiamo permetterci di fare questo solamente in una sfida all’interno di una serie. Ci siamo giocati la nostra gara, adesso è giunto il momento di ritrovare la concentrazione per il resto della serie.”
Le parole di Green sembrano aver colto il nocciolo del problema: tra Gara 1 e Gara 2 sembra di aver visto due squadre differenti scendere in campo.
L’unico giocatore che ha dimostrato di non voler arretrare di un centimetro è stato Kevin Durant, che ha mantenuto una surreale media di di 37,5 punti nelle prime due sfide contro la squadra di Mike D’Antoni.
Stephen Curry e Klay Thompson, gli splash brothers, sono chiamati al riscatto dopo una Gara 2 troppo deludente per essere vera: i due hanno collezionato 24 punti e Curry ha addirittura tirato con il 13% dall’arco.
Sono molte le cose che i Warriors devono cambiare per sperare di vincere Gara 3, quel che è certo è che Green non permetterà che i suoi compagni scendano sul terreno di gioco senza produrre il massimo sforzo.
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