Tutti i suoi tifosi lo aspettavano e lui si è fatto desiderare anche nel primo tempo, per poi abbattersi sugli Houston Rockets nella seconda frazione. Era stato fino a questo momento uno Stephen Curry balbettante, 2/13 da tre per solamente 17 punti di media, spesso messo alle strette dalle strategie offensive dei texani che hanno sempre cercato di attaccarlo nei pick and roll.
Il primo tempo di questa notte sembrava seguire lo stesso copione, con il prodotto di Davidson che aveva chiuso con 9 punti e 1/7 da tre. La svolta, come spesso è accaduto ai Warriors in questa stagione, nel terzo quarto con Curry che ha realizzato 18 punti ritrovando la mano da oltre l’arco (4/5 nel secondo tempo) e chiudendo la partita con 35 punti e 6 rimbalzi.
La partita di Steph è svoltata anche in difesa, con i Rockets che non sono riusciti più ad attaccarlo in maniera così diretta come era accaduto in Gara 2.
Sulla difesa e sulla durezza mentale del giocatore si è voluto soffermare Steve Kerr, sottolineando come il giocatore nonostante le difficoltà offensive si fosse reso protagonista nella metà campo non a lui congeniale, come nel finale di Gara 1 con tre ottime difese consecutive su James Harden:
“Voglio sottolineare la durezza mentale di questo giocatore che nonostante le percentuali ha continuato a contribuire alle prestazioni della squadra in qualsiasi modo. Inoltre dopo questi 4 giorni in cui tutti hanno parlato di lui, delle sue difficoltà, ha dimostrato che razza di giocatore giocando un secondo tempo del genere.”
Lo stesso Curry ha parlato della sua prestazione e della sua esultanza durante la sfuriata nel terzo quarto:
“Io spesso sono il mio più grande fan ed ho grandi aspettative su di me, mi sentivo bene nonostante tutti mi chiedessero delle brutte prestazioni delle prime due gare. Ho voluto trarre energia dall’entusiasmo del nostro pubblico e far vedere ai miei compagni che io ci sono. È comunque una partita e dobbiamo mantenere lo stesso livello di energia e attenzione anche per le prossime che verranno. Ho fatto il mio lavoro oggi e sono pronto a farlo ancora.”
Anche Draymond Green ha evidenziato l’importanza delle triple di Curry per la squadra:
“Sono come delle schiacciate, ci danno la stessa energia e mettono in partita anche il nostro pubblico.”
I Golden State Warriors cercheranno in tutti i modi quindi di mantenere il fattore campo a loro favore e tornare in Texas sul vantaggio di 3-1.
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