Udonis Haslem non ha ancora sciolto le riserve sul suo futuro: la sua sedicesima stagione in NBA non è per nulla certa. Il giocatore compirà 38 anni a giugno:
“Arrivati a questo punto della carriera è diventato uno stile di vita.”
Il post-carriera sembra invece decisamente segnato, perlomeno in cosa non farà:
“Non voglio allenare, non fa per me. Stando nello spogliatoio, l’unico modo per essere sempre onesto, anche in maniera rude, con gli altri giocatori e senza scadere nel ‘politically correct’ è essendo giocatore piuttosto che allenatore. Avrei più margine di manovra.”
Sebbene il futuro di Haslem, per sua stessa ammissione, non sembra essere su una panchina, molto probabilmente sarà ancora a Miami. Udonis vuole infatti continuare a fare parte della franchigia e un posto nel front-office sembra quantomeno garantito:
“Potrebbe essere qualcosa che mi intriga. Ma più di ogni altra cosa, voglio continuare a far parte dell’organizzazione. Non ho ancora definito in quale ruolo, ma ne farò parte. Ho stabilito molte basi e molte radici della franchigia.”
Haslem è a Miami dal 2004, quando firmò un contratto con la squadra: a quei tempi giocava ancora in Francia. In quindici stagioni con gli Heat ha vinto per tre volte il titolo NBA: nel 2006 con Wade e Shaq, poi nel 2012 e nel 2013 con i Big Three. Proprio insieme a Wade incarna lo spirito degli Heat: la sua intenzione è quella di tramandarlo alle generazioni future:
“Per me è molto importante che la cultura sia portata avanti dalle persone giuste. Io l’ho passata a Dwyane (Wade, ndr), mentre a me è stata trasmessa da Zo (Alonzo Mourning, ndr). Il mio compito è quello di continuare a farlo.”
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