Esordisce così Kevin Durant nell’intervista post-partita, dopo la sconfitta interna per 95-92 subita per mano degli Houston Rockets:
“Vorrei ripetere quella giocata.”
KD fa riferimento ai secondi finali della sfida: i Rockets erano avanti di due punti quando Draymond Green conquista un rimbalzo difensivo. Passata la palla proprio a Durant, KD ha preferito servire Thompson che stava tagliando sotto canestro piuttosto che prendersi un tiro. A quel punto Trevor Ariza, con una gran difesa, ha chiuso Klay costringendolo ad un airball.
Mentre Thompson provava a trovare un po’ di spazio contro la difesa asfissiante di Ariza, Durant, semi-libero fuori dall’arco, cercava di attirare l’attenzione del compagno, mentre Green ha provato a chiamare un timeout. Chiamata che non è stata vista dagli arbitri.
KD ha dato la sua versione dei fatti:
“Ho sprintato a tutta velocità verso l’altra parte del campo. Ho provato a vedere che opzioni avessi. Ho visto Klay tagliare lungo la linea di fondo, forse avrei dovuto aspettare che mettesse i piedi a posto. Ma alla fine non è per questo che abbiamo perso. Avrei voluto giocare un possesso finale migliore, ma alla fine dobbiamo farcene una ragione e migliorare per la prossima partita.”
Tutti i giocatori della Death Lineup (Iguodala escluso) hanno giocato 39 minuti o più. Nonostante un terzo quarto segnato da un parziale di 34-17 per i padroni di casa, Golden State non è riuscita a portare a casa la vittoria. Steve Kerr ha indicato la fatica come uno dei fattori che hanno condotto i Warriors alla sconfitta. Sempre Kerr ha commentato i concitati secondi finali:
“Avrei voluto quel time-out. Draymond stava provando a chiamarlo quando mancavano 4 secondi, mentre (Thompson, ndr) era stato intrappolato. A quel punto gli arbitri non lo stavano guardando e non stavano guardando nemmeno noi in panchina. Speravo che vedessero Draymond e ce lo concedessero, ma non è stato così.”
Specificando, poi:
“Sono uno che preferisce sempre portare palla in transizione piuttosto che chiamare un timeout e far posizionare la difesa avversaria. Per questo li ho lasciati giocare.”
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