I Minnesota Timberwolves, Jimmy Butler a parte, hanno disputato una stagione al di sotto delle aspettative. Guidati dal pugno di ferro di un Tom Thibodeau apparso non sempre impeccabile, i giovani T-Wolves hanno espresso solo parte del proprio potenziale.
Andrew Wiggins, da terza opzione, ha avuto brutte percentuali in attacco (neanche il 44% dal campo) e un orrido rendimento difensivo (dall’ingresso nella lega il classe ’95 è tra i peggiori dell’intera NBA). Ma è stato Karl-Anthony Towns, in particolare, a dare segni di involuzione rispetto alla stagione precedente (anche a livello di mere cifre: dai 25 punti di media del 2016-2017 ai 21 di quest’anno, stante anche l’arrivo di Butler). Il centro 22enne è stato pure al centro di voci di mercato: prima a gennaio, quando i Clippers hanno offerto ai Timberwolves Blake Griffin; poi qualche giorno addietro, quando è stata resa pubblica una foto in cui indossa la canotta dei Phoenix Suns.
Il noto insider Adrian Wojnarowski ha però smentito categoricamente che Minnie possa decidere davvero di scambiare Towns. Wiggins, invece, sarebbe l’indiziato numero uno per una cessione.
Pilastro Towns
Queste le parole di Woj:
“Non scambieranno mai Towns. Piuttosto – e parlo per assurdo – la proprietà di Minnie preferirebbe sbarazzarsi di Thibodeau. Ma mai del miglior prospetto della squadra. Il contratto di Towns potrà essere esteso in estate e credo che i Timberwolves lo faranno. Non puoi avere in squadra tre giocatori al massimo salariale e da massimo salariale: loro hanno già Butler e Towns come superstar designate. Mi sembra chiaro che sia Wiggins il sacrificabile della situazione.”
Il front office dei Timberwolves, dunque, sarebbe intenzionato a puntare a un parziale rebuilding estivo, con Wiggins che potrebbe essere sacrificato per far spazio a uno-due veterani dall’impatto più consolidato. Non sarà facile, però, trovare squadre disposte a investire su Wiggo, che nel 2017 ha firmato un’estensione contrattuale da 150 milioni in 5 anni. L’accordo ora è considerato tra i peggiori contratti NBA.
Towns, dal canto suo, non si sta comportando in modo proprio impeccabile (vedi la suddetta foto con la canotta dei Suns). Ma, in una lega che sta riscoprendo sempre più l’importanza dei lunghi, un centro all-around e dal potenziale pressoché illimitato come l’ex Kentucky resta difficile da cedere a cuor leggero. Towns, che compirà 23 anni il 15 novembre, ha tutto il tempo per ridare un trend in ascesa alla propria giovanissima carriera.
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