Golden State Warriors e Houston Rockets, sul 2-2 dopo 4 partite di Western Conference Finals, stanno dando vita a una sfida tra superstar – Kevin Durant e Steph Curry da una parte, James Harden e Chris Paul dall’altra – senza esclusione di colpi. Chi al momento sta giocando una serie al di sotto delle aspettative è Klay Thompson, che ha pure preso una botta al ginocchio sinistro in Gara 4, forse condizionante all’interno dell’ennesima prestazione non convincente (solo 10 punti, con 4-13 al tiro). Thompson, comunque, dovrebbe essere a disposizione di coach Steve Kerr per Gara 5.
Caso-Thompson?
La guardia dei Warriors, pur non al 100% dopo l’infortunio subito, ha giocato il consueto monte-minuti in Gara 4 (39). La performance negativa di Thompson, all’interno della sconfitta in casa arrivata per Golden State, va ad aggiungersi alle due brutte prestazioni di Gara 2 e Gara 3. L’esterno ha segnato rispettivamente 8 e 13 punti (13-38 complessivo al tiro nelle ultime tre partite).
In Gara 5, in programma domani notte, a Kerr servirà – nei limiti del possibile, visto l’infortunio – un Thompson pungente in attacco. La staffetta difensiva orchestrata da Mike D’Antoni, che vede sugli esterni Warriors la batteria costituita da Chris Paul, Trevor Ariza, PJ Tucker, James Harden, Eric Gordon e Gerald Green, sta dando buoni risultati. Una sconfitta, per Golden State – come per Houston, che però ha meno da perdere, considerata l’aura di invincibilità di Curry e compagni – significherebbe finire con le spalle al muro. Sarà una partita da duri; una partita da Klay.
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