(2) Boston Celtics 96-83 Cleveland Cavaliers (4)
I Boston Celtics, dopo due sconfitte subìte in casa dei Cleveland Cavaliers, si aggiudicano la partita sin qui più importante della Eastern Conference Finals: Gara 5, tra le mura amiche del TD Garden, è vinta con buon margine dai biancoverdi. I Celtics, con l’affermazione 96-83 sui Cavs, si portano sul 10-0 in casa in questi Playoff. La stella della serata al Garden è Jayson Tatum, rookie di nome ma sempre meno di fatto: per lui 24 punti, 7 rimbalzi, 4 assist, 4 rubate e 2 stoppate in 41 minuti, con il 7-15 dal campo, il 3-7 da tre e il 7-8 ai liberi. Tatum, con l’ennesima eccellente prestazione, diventa la quarta matricola di sempre per punti segnati in una singola post-season (312). Davanti a lui – per il momento – Lew Alcindor-Kareem (352), Alvan Adams (341) ed Elgin Baylor (331).
I Celtics – avvantaggiati in generale dal fattore anagrafico – danno la sensazione di essere più freschi ed esplosivi dei Cavs. Boston manda cinque uomini in doppia cifra; oltre a Tatum: Jaylen Brown con 17 punti, Al Horford con 15, Marcus Morris e Marcus Smart con 13. Cleveland risponde con due soli giocatori con 10 o più punti a referto: il solito LeBron James ne mette 26 (con 10 rimbalzi); Kevin Love ne aggiunge 14.
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I Celtics partono forte, con un quarto da 32 punti e lasciando i Cavs a soli 19 segnati (nella prima frazione anche un parziale di 15-3 pro-biancoverdi). Il più ampio vantaggio della partita arriva sul 36-19. Dopo un accenno di rissa che vede coinvolti Nance, Morris e Rozier, i Cavs trovano buone risposte a livello psicologico. Cleveland piazza un parziale di 9 a 0 – trainata da Kyle Korver e Jordan Clarkson – e si fa di nuovo sotto. A seguito del contro-parziale Celtics (8-2, con Horford e Smart sugli scudi), il distacco rimane nell’ordine dei 10-15 punti (con picchi anche di 20 e, in generale, il team dell’Ohio che non riesce ad avvicinarsi sensibilmente) per il resto della partita. Nell’ultima frazione i Cavs riescono a portarsi al massimo sul -12 (83-71), anche a causa di un LeBron da soli 2 punti nel quarto conclusivo (la stanchezza e la difesa Celtics lo lasciano a 1-4 al tiro). In generale la banda di coach Lue tira male, con pessime percentuali dal perimetro (9-34 di squadra) e appare imballata e molto meno in fiducia degli avversari (Boston, in realtà, non spara benissimo dal campo – 36.5% – e dall’arco – 33.3% – ma è glaciale dalla lunetta, con un pazzesco 21-23. L’altra stat chiave sono le sole 8 palle perse, a fronte delle 15 dei Cavs).
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È ancora Tatum a dare la chiave di lettura della vittoria:
“In fondo conta divertirsi e godersi il momento: io mi diverto, mi sento bene quando gioco partite importanti e quando prendo tiri decisivi. A forza di ripetermelo sto realizzando che siamo a una vittoria dalle NBA Finals. Per come la vedo io i Playoff tirano fuori il meglio dalle persone: con noi sta funzionando; stiamo dando il massimo.”
In caso di – in Gara 6 – ennesima partita da 20 o più punti, Tatum raggiungerebbe Kareem Abdul-Jabbar a quota 10 in una singola post-season; sarebbe un record pareggiato (quello per il rookie con più gare da 20 punti o più in un’edizione dei Playoff). LeBron James, dal canto suo, non ha perso la speranza:
“Vogliamo forzare Gara 7. Dobbiamo rimanere concentrati su noi stessi, per darci una chance di tornare a Boston ancora una volta dopo una vittoria a Cleveland.”
Gara 6, infatti, si disputerà in Ohio, dove i Cavs solitamente giocano un basket più solido e corale. Una sconfitta, per LeBron, significherebbe mancato approdo alle NBA Finals per la prima volta dopo sette apparizioni consecutive (4 con la maglia dei Miami Heat, 3 con quella di Cleveland).
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Undicesima impresa di questi Celtics ai play off, resa ancor più difficile dal fatto che, per motivi tattici, ormai le loro rotazioni sono ridotte di fatto a soli 7 giocatori!
Boston ha vinto perchè la miglior difesa dell'NBA è tornata a limitare James-Love e ha annichilito Thompson-Hill-Smith, (con Jaylen Brown questa volta principale difensore di Lebron) e perchè l'attacco ha cambiato forma mettendo in crisi la difesa avversaria (con Tatum primo playmaker e primo terminale offensivo: straordinario!).
Ora manca un'ultima grande impresa per entrare nella storia (non so quante squadre sono arrivate alle finals senza i loro due giocatori più forti..).
Si deve tornare a Cleveland con la convinzione di vincere il primo quarto e giocarsi ogni pallone fino all'ultimo secondo.