(2) Golden State Warriors 94-98 Houston Rockets 95-92 (1)
Houston in testa per 3-2
Con l’ennesimo quarto quarto da brividi, gli Houston Rockets sbaragliano i Golden State Warriors al Toyota Center, portandosi in vantaggio, la prima volta nella serie, per 3-2.
Alla franchigia texana adesso basta solo una vittoria per chiudere la serie e accedere così alle NBA Finals.
La partita inizia con una notizia buona e una cattiva per i campioni in carica: se Klay Thompson infatti è riuscito a recuperare in tempo per Gara 5, non si può dire lo stesso per Andre Iguodala, ancora alle prese con il dolore alla gamba sinistra che lo fa accomodare nuovamente in panchina.
L’inizio della gara è un monologo Rockets, che sulle geometrie di James Harden e Clint Capela, riescono a imporsi sugli Warriors con un 0-6 iniziale. Solo Kevin Durant sembra essere in partita, e conseguentemente tutte le transizioni offensive convergono su di lui.
Quando gli Warriors sembrano essere rientrati in partita, ecco che si scatenano i secondi violini texani, che tra P.J. Tucker e Gerald Green riescono a mettere a segno tre triple spaventose, che gli permettono di issarsi sul punteggio di 8-19.
I campioni in carica non ci stanno però al ruolo di non protagonisti, e sempre con Kevin Durant riescono a rimanere nuovamente in partita, chiudendo il primo quarto sul parziale di 17-23.
Il secondo quarto inizia con una giocata di James Harden molto simile a Gara 4, con il probabile MVP della regular season che in penetrazione riesce a concludere con una schiacciata ai danni di Draymond Green.
Sembra essere l’inizio della fine per i Golden State Warriors, ma i campioni in carica non desistono e, dopo aver risposto colpo su colpo ad ogni attacco degli Houston Rockets, negli ultimi due minuti del quarto riescono a ritrovare un pareggio insperato fino a pochi minuti prima grazie alle triple di Klay Thompson e del solito Kevin Durant, che tornano negli spogliatoi sul punteggio di 45-45.
Il ritorno dagli spogliatoi coincide con una nuova guerra in campo da parte di entrambi gli schieramenti, che a colpi di triple cercano disperatamente di passare in vantaggio sull’avversario.
Il condottiero per la franchigia texana in questo periodo è decisamente Chris Paul, che parte subito in quarta, sfoderando due triple mostruose per il loro coefficiente di difficoltà, che gli permettono di levarsi qualche sassolino dalle scarpe nei confronti del suo diretto avversario.
Nonostante il potenziale bellico disposto in campo, il terzo quarto scivola via senza essere assegnato ad alcun padrone, e si arriva così al tanto atteso ultimo quarto di gara, dove i nodi arrivano finalmente al pettine.
Se da un lato del campo Stephen Curry si scalda infatti, gli Houston Rockets non sono da meno, e approfittando di un passaggio a vuoto di Draymond Green al sesto minuto, riescono a mettere a segno un primo minuscolo vantaggio che si rivelerà decisivo per gli esiti della gara.
I Golden State Warriors infatti, non riusciranno più a riprendersi il vantaggio della gara, e la piccola speranza apertasi ad un minuto dalla fine sul punteggio di 91-92 viene definitivamente chiusa dalla tripla di Eric Gordon.
Nel momento di maggiore estasi per la franchigia texana, arriva però la doccia fredda, con Chris Paul che è costretto a lasciare il parquet a causa di una contrattura muscolare, che potrebbe far saltare Gara 6 al prodotto di Wake Forest.
A cinque secondi dalla fine, la ulteriore palla persa da Draymond Green è il simbolo della serata particolarmente sfortunata da parte del difensore dell’anno in carica, che non riesce a trascinare la sua squadra in una miracolosa rimonta.
Gli Houston Rockets infliggono così la seconda sconfitta consecutiva ai Golden State Warriors, la prima volta in assoluto dall’arrivo di Kevin Durant, e sono ormai ad un passo dall’accesso alle NBA Finals.
Sugli scudi, oltre alla prestazione di Chris Paul, anche quella di Eric Gordon, che da sesto uomo riesce comunque a realizzare 24 punti decisivi ai fini del risultato.
Nella franchigia californiana, Kevin Durant è decisamente il migliore, ma la sua prestazione è però macchiata da una percentuale al tiro del 36%, assolutamente insufficiente per permettere ai campioni NBA di vincere la gara.
Gli highlights del match:
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