Joel Embiid di certo non diventerà povero all’improvviso; ma, stanti gli ultimi sviluppi a livello di premi NBA, il centro camerunese non diventerà nemmeno “supermax-ricco”. Il lungo dei Philadelphia 76ers, infatti, è stato nominato nel Secondo Quintetto NBA per la stagione 2017-2018: la cosa gli costerà quasi 30 milioni di dollari.
Fosse entrato nel Primo Quintetto NBA, avrebbe avuto diritto a un incremento del contratto in essere dalla prossima stagione nell’ordine dei 5 milioni abbondanti annui (un supermax contract da 35 milioni ad annata, il 30% del salary cap di squadra). Avendolo mancato, potrà prendere “solo” il 25% del salary cap; la “misera” cifra di 29 milioni a stagione.
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Embiid e LeBron
Embiid è qualificato a ricevere 146 milioni di dollari complessivi nell’arco delle prossime cinque annate. Il salary cap dei Sixers – pur con l’ingresso dei 29 milioni con cui retribuire il camerunese dalla stagione 2018-2019 – è tra i meglio posizionati della NBA. Philly nell’off-season dovrebbe avere 40-60 milioni in contratti garantiti o più o meno sicuri (leggi: la probabilissima rifirma di JJ Redick a cifre contenute) e quindi ampio margine di manovra entro il tetto fissato dalla lega a 101 milioni.
Una conferma di Embiid più economica di quanto auspicato potrebbe dare un ulteriore boost ai Sixers nella caccia a LeBron James. Il Prescelto, in caso di addio ai Cleveland Cavaliers, ha proprio i 76ers di Embiid e Ben Simmons in cima alle preferenze. Philly, già quest’anno con un roster giovanissimo e inesperto, è arrivata alle Semifinali di Conference. Con un LeBron in più nel motore e con un Embiid con ulteriori motivazioni – leggi: la volontà di dimostrare di poter salire ancora di livello e di conquistare il First All-NBA Team nel 2018-2019 – per i Sixers, come si dice Oltreoceano, l’unico limite sarebbe il cielo.
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