Nella partita più importante dell’anno (fino a questo momento), i Golden State Warriors, sotto di 11 all’intervallo, hanno preso il controllo della partita con un devastante terzo quarto (33-15 di parziale), che gli ha permesso di conquistare per il quarto anno consecutivo le NBA Finals. Uno dei fattori di questa rimonta è stato, senza dubbio, Stephen Curry, che nel terzo periodo di questa Gara 7 contro gli Houston Rockets ha segnato 14 (5/6 dal campo, 4/5 da 3) dei suoi 27 punti totali.
Nelle interviste post-partita, coach Steve Kerr ha commentato la performance del suo numero 30, spiegando:
“Non mi sorprende. Di solito a un certo punto durante la partita succede. Ma alla fine è questo ciò che scioglie il gioco e ciò che ci fa andare è l’attacco di Steph, i blocchi alti di Steph e le triple in uscita da questi blocchi. Per qualche motivo, sembra che lui ci infonda energia. Kevin (Durant) ci fa andare avanti facendo punti in maniera metodica. Ma quando Steph e Klay si accendono da 3, è allora che la nostra squadra sembra decollare.“
Gli Warriors sono stati in vantaggio per la prima volta nella partita proprio nel terzo quarto, dopodichè non hanno più ceduto.
Anche lo stesso Curry ha commentato la partita, dichiarando:
“Per noi (è importante) avere i mezzi per cambiare l’inerzia dalla nostra parte abbastanza rapidamente; sai, fare delle pause, segnare alcuni tiri e cominciare a sentirsi un po’ più in fiducia… è stata una serata divertente. Ovviamente stressante, ma divertente.”
E alle domande sul perché ami così tanto i terzi quarti, Curry ha risposto:
“Non lo so. Voglio dire, ovviamente ho giocato bene nel terzo quarto in questa serie. È un punto in cui, come dico sempre, si tratta di una partita di 48 minuti. Devi avere pazienza, devi avere resilienza, devi avere fiducia in te stesso, non importa come stava andando la partita fino a quel momento, tu puoi cambiare le cose. È stato bellissimo uscire dallo spogliatoio molto concentrati, attenti, segnare alcuni tiri, fermarci e semplicemente divertirci. Ovviamente, per fortuna questa sera per il modo in cui era andato il primo tempo, è andato tutto liscio come l’olio, quindi è stato bello.”
Houston ha sbagliato 27 triple consecutive a un certo punto della Gara, e in tutta la partita Trevor Ariza ha ottenuto un triste 0/12 dal campo. Cosa che Draymond Green ha commentato spiegando a ESPN:
“Vivi di triple, muori per le triple.”
Dopo essere stata sotto 3-2, Golden State è uscita vincitrice della serie grazie soprattutto a 2 super seconde metà di partita in Gara 6 (solo 25 punti concessi ai Rockets) e Gara 7 (58-38), appunto.
A tal proposito, Curry ha aggiunto:
“Questo è un momento speciale. Abbiamo parlato di questo lasciando questo edificio dopo Gara 5, questo era una parte della nostra storia a cui non avevamo mai pensato prima. Avere le spalle al muro, non avere il fatto campo dalla nostra, avere bisogno di vincere 2 partite per restare “vivi”. Questa è una vera dimostrazione di quanto sia dura raggiungere le Finals, di quanto sia difficile avere la possibilità di giocare per il titolo.”
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