Vivere o morire con il tiro da tra punti, questo è sembrato il mantra di James Harden e degli Houston Rockets per tutta la stagione, ancora di più in questa serie di Playoff contro i Golden State Warriors.
Tiro da tre che è stato ondivago per la squadra di Mike D’Antoni, soprattuto nelle ultime partite. Sia in Gara 6 che in Gara 7 il primo tempo è stato caratterizzato da ottime percentuali, spesso vicine al 50%, e in entrambi i casi la cosa è concisa con un vantaggio dei Texani. Le cose sono cambiate nel secondo tempo con Kevin Durant e compagni che hanno sempre alzato i giri del motore, sia in attacco che in difesa, costringendo gli avversari a conclusioni sempre più difficili.
In Gara 7 si sono registrati diversi record da questo punto di vista, con gli Houston Rockets che hanno sbagliato, a cavallo tra fine secondo quarto e inizio quarto quarto, 27 triple consecutive (7/44 a fine partita), astinenza terminata con una tripla dall’angolo di PJ Tucker (da quella tripla per qualche azione Kerr ha deciso di fare un hack-a-Capela per evitare che i vincitori della regular season potessero ritrovare ritmo).
L’andamento del terzo quarto per gli Houston Rockets
Record negativo anche per James Harden, che con il 2/13 di quest’ultima partita ha scritto una nuova pagina delle serie Playoff: mai nessuno infatti aveva sbagliato così tante triple. Il bilancio finale dice 19/78, 24% con 59 triple sbagliate. Media che rispecchia quella mantenuta in tutta questa post-season, 29% dopo una stagione da un ottimo 36% se si pensa al tipo di conclusioni che il barba si prende molto spesso da oltre l’arco.
Mike D’Antoni nel post partita non ha assolutamente rinnegato la sua filosofia, anzi, ha giustificato ogni singolo tiro preso dai propri giocatori. Questo tipo di gioco ti può sicuramente dare tanto e l’ex allenatore dei Phoenix Suns sta dimostrando di affinarlo sempre di più, con interpreti sempre più funzionali, con Harden e Paul a tirare li fila, ma in ottica Playoff, in cui ogni errore può essere decisivo, può diventare anche una condanna se le percentuali cominciano a calare vertiginosamente.
Leggi anche:
NBA, i post-partita di coach Kerr e Steph Curry
10 giocatori che non hanno mai raggiunto le Finals
NBA, giocatori e giornalisti sull’arbitraggio di Gara 7