Gara 1 di queste NBA Finals è andata in archivio come una delle più belle partite degli ultimi anni. Ad aggiudicarsela sono stati i Golden State Warriors, che hanno avuto bisogno di un overtime per aver ragione dei Cleveland Cavaliers. Il primo episodio di questa serie però verrà ricordato, non solo per il livello di gioco celestiale, ma anche per un episodio arbitrale piuttosto dubbio che ha avuto come protagonisti Kevin Durant e LeBron James.
Sul 104-102 in favore degli ospiti infatti, Ken Mauer (uno degli arbitri; in particolare, il “capo” del terzetto) fischia fallo in attacco a Durant, a seguito di un contatto con LeBron. Mancando esattamente 36.4 secondi alla fine della partita, la terna opta per rivedere l’episodio con l’ausilio dell’instant replay che, dopo quasi 2 minuti di valutazione, inverte il fischio di Mauer trasformando il fallo offensivo in difensivo.
Una decisione che non ha convinto (per usare un largo eufemismo) il coach dei Cavs Tyronn Lue. Queste le sue parole, di poco fa, in conferenza stampa:
“Secondo la regola che conosco io, gli arbitri avevano il diritto di andare a controllare l’episodio se LeBron fosse stato vicino o all’interno della restricted area. Ma non lo era. Era 4-5 piedi fuori dalla restricted area quindi non so perché siano andati a controllare il replay.”
“È frustrante. Subire una decisione del genere, dopo la partita che abbiamo fatto è davvero frustrante. È la prima volta nella storia che assistiamo ad un episodio del genere. Ed è ancora più grave che sia capitato in una gara di finale, nel palcoscenico più importante del basket. È una decisione che non ha alcun senso.”
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