Monty Williams tornerà a sedersi su una panchina NBA come primo assistente di Brett Brown ai Philadephia 76ers. La sua assenza durava da quel maledetto 10 febbraio 2016, quando l’allora associate head coach degli Oklahoma City Thunder fu costretto a lasciare la propria occupazione a causa della tragica morte della moglie Ingrid in un incidente stradale (il suo discorso al funerale, fecero emozionare tutti gli Stati Uniti, facendo il giro del mondo)
Dopo essersi preso dei mesi vicino alla propria famiglia, l’ex 24esima scelta al Draft del 1994 ha accettato della stagione 2016/17 l’incarico di vice presidente delle basketball operations ai San Antonio Spurs, incarico svolto fino alla fine di questa stagione conclusasi con la sconfitta per 4-1 contro i Golden State Warriors.
Monty Williams nella sua giovane carriera, solamente 46 anni per lui, è stato assistente allenatore, oltre che ad Oklahoma City, dei Portland Trail Blazers allenati da Nate McMillan, mentre per 5 anni è stato head coach a New Orleans, passati nel mentre da Hornets a Pelicans.
Il prodotto dell’università di Notre Dame andrà a sostituire il posto lasciato vacante da Lloyd Pierce, che ha da poco accettato l’incarico come head coach degli Atlanta Hawks. Un ritorno in una squadra importante per l’ex giocatore degli Orlando Magic che, fino al suo temporaneo allontanamento per motivi familiari, era considerato uno dei migliori allenatori giovani nel panorama NBA.
Monty Williams fu il primo ad aver per le mani il talento smisurato di Anthony Davis e a modellarlo per farne un giocatore assolutamente letale, cosa che probabilmente proverà a fare anche con Joel Embiid. A Philadelphia potrebbe anche ritrovare quel Marco Bellinelli che, proprio con Williams a New Orleans, ebbe la sua prima grande stagione a livello NBA dopo le difficoltà avute a Golden State e Toronto.
Sicuramente un’aggiunta di assoluto livello per la panchina dei Sixers, che aumenterà il livello tecnico e l’esperienza del coaching staff. Dopo l’ottima stagione appena terminata l’asticella si è alzata per la squadra e, in attesa di una free agency infuocata, come quella che potenzialmente potrebbero avere in Pennsylvania, la franchigia ha già piazzato un colpo importante, che ha riportato sulla scena NBA un ottimo allenatore oltre che una grande persona.
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