Reduce da una giornata di promozione di “Uncle Drew”, film in uscita a fine mese negli Stati Uniti di cui è primo protagonista, Kyrie Irving è tornato a rilasciare dichiarazioni ufficiali dopo alcuni mesi di silenzio.
Stando alle indiscrezioni delle ultime settimane, l’interrogativo più grande riguarda il suo futuro in maglia Celtics, tutt’altro che scontato.
L’ex Cavaliers non sembra avere fretta di prolungare il contratto con i bianco-verdi per una ragione molto semplice. Di seguito le sue parole raccolte da Chris Forsberg di ESPN:
“Dal punto di vista contrattuale e finanziario estendere l’accordo ora non avrebbe alcun senso. La mia speranza è che voi riusciate magari a limitarvi a una domanda al giorno su quello che sarà il mio futuro, ma ovviamente è un aspetto che non posso controllare.”
Estendere ora il contratto significherebbe guadagnare all’incirca $108 milioni di dollari spalmati però su quattro anni; viceversa la firma su un max contract al termine della prossima stagione, una volta declinata la player option, garantirebbe a Irving un quinquennale attorno $188 milioni di dollari.
Ogni decisione è dunque rimandata all’estate 2019:
“Avere la possibilità di riscattarmi è il mio unico pensiero per quanto riguarda la prossima stagione, credo possiate capirlo. L’obiettivo è riuscire a integrarmi di nuovo con il resto della nostra squadra e cercare di tagliare il traguardo del Titolo. Finché non arriveremo a quel punto, non potrò rispondere a domande circa il futuro. Parlerò con entourage e dirigenza, ma sono discorsi che non affronteremo adesso.”
In chiusura Irving si è detto orgoglioso della cavalcata dei compagni di squadra, arrivati a un passo dalle Finali NBA:
“Il fatto che ognuno di loro abbia potuto imparare da un’esperienza su palcoscenici del genere mi rende felice. I nostri giovani stati fenomenali. Quando hanno avuto l’opportunità di prendere le redini della squadra l’hanno fatto, dimostrando di poter essere stelle della lega negli anni a venire.”
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Io non mi allarmerei, è naturale che "vuole vedere come riesce ad integrarsi di nuovo con il resto della squadra", intanto perchè la sua scelta di lasciare Cleveland è stata dettata dalla sua esigenza di essere il leader di una squadra e uscire dall'ombra di Lebron.
Se tra le squadre con cui parlerà James ci sono proprio i Celtics, conoscendo l'imprevedibilità e il pelo sullo stomaco di Ainge, forse Kyre vuole capire se quello tra Lebron e Danny sarà un semplice colloquio di cortesia o se ci sono possibilità di ritrovarsi nella stessa situazione di Cleveland, ma in maglia verde.
Fa bene a concentrarsi solo sull'anno prossimo, con l'obbiettivo di lottare per il titolo.
Da qui al 2019, con tutti gli assets a disposizione di Boston (tra prime scelte e giovani a disposizione), Ainge può davvero combinare di tutto.
Io naturalmente spero di no.
Continuare a migliorare il roster, senza guardare in faccia a nessuno, potrebbe essere controproducente.