Road To Draft

Road to Draft 2018: Zhaire Smith

Squadra: Texas Tech (Freshman)

Ruolo: Shooting Guard

2017-18 Stats Per Game:

Pts TotRebs DefRebs OffRebs Asts Stls Blks FG% 3pts
FG%
Ft%
11.3 5.0 2.8 2.2 1.8 1.1 1.1 55.6 45.0 71.7

2017-2018 Advanced:

Ast% Reb% OffReb% DefReb% TO% Usg% Blk% eFG% TS%
12.6 10.4 9.6 11.1 10.8 18.3 4.8 58.8 61.8

 

In una Draft Class che si prospetta molto ricca e diversificata tra i lunghi, non manca comunque una discreta profondità di talento anche tra le guardie. Fra queste, oltre ai citatissimi Luka Dončić e Trae Young, è sicuramente degno di nota anche il (da pochi giorni) 19enne Zhaire Smith, in uscita da Texas Tech.

Il nativo di Garland (a pochi km da Dallas) nel suo anno da freshman ha trascinato, insieme all’altro prospetto di Texas Tech Keenan Evans, i Red Raiders all’Elite Eight del torneo NCAA, dove sono stati eliminati dai futuri campioni di Villanova.

Con quasi 195 cm di altezza per 90 kg, il prodotto di Lakeview Centennial High School ha colpito subito per il grande atletismo. Lui e il quasi omonimo compagno di squadra Zach Smith, infatti, hanno lasciato spesso a bocca aperta pubblico e avversari con schiacciate e stoppate spettacolari. Alla fine della sua prima e unica stagione di college, ha ricevuto una menzione d’onore tra i giocatori della Big 12 Conference ed è stato stato inserito nel primo quintetto difensivo e in quello delle matricole della stessa Big 12. Quando ha vestito per la prima volta la maglia dei Red Raiders, non avrebbe mai pensato di vedere il suo nome tra quelli dei prospetti NBA a fine stagione, ma al momento sembra avere tutte le carte in regola per fare il salto tra i grandi.

 

Punti di forza

Come accennato il precedenza, il suo principale punto di forza è l’atletismo. Grazie alla velocità e alla grande elevazione, sul lato offensivo Smith sorprende spesso le difese con schiacciate o tap-in in corsa.

Anche in situazioni tese, come – in questo caso – la prima partita di March Madness, non sono mancate la sua energia e le sue azioni spettacolari.

Il numero 2 di Texas Tech, inoltre, è un eccellente rimbalzista offensivo ed è molto bravo nel tagliare a canestro. Il suo attacco, comunque, non si limita all’area; ha, infatti, ottime medie dall’arco dei 3 punti, anche se con un limitato numero di tentativi (45%, 18/40). Inoltre, Zhaire ha la capacità di leggere rapidamente le situazioni ed è un ottimo passatore, oltre che buon bloccante – caratteristiche che gli permettono di creare spazio per i compagni con facilità. Per questo motivo, la sua esplosività non limita la fluidità del gioco della squadra con lui in campo.

Dal punto di vista difensivo, il 19enne è estremamente versatile. Le braccia molto lunghe (205 cm di apertura alare, pur non essendo altissimo) e la velocità di piedi gli permettono di marcare avversari di ogni ruolo con grande aggressività e di essere uno dei migliori stoppatori della sua (ormai ex) squadra.

La grande elevazione e l’ottima capacità di leggere il gioco lo rendono uno straordinario stoppatore.

Inoltre, Smith è anche un ottimo anticipatore e questo gli permette di rubare 1.1 palloni a partita. La sua grande etica del lavoro, la sua disponibilità e apertura ai consigli, gli hanno permesso di crescere notevolmente nell’ultimo anno e di essere l’ideale per qualsiasi squadra NBA che voglia puntare sullo sviluppo dei giovani.

 

Punti deboli

Per quanto riguarda le debolezze, ha decisamente bisogno di migliorare il tiro. Nonostante le sue medie lo nascondano (55.6% da 2 e 45% da 3), Smith è poco pericoloso dalla media e prende pochi tiri dalla lunga distanza (solamente 1.1 tentativi a partita). Non attacca mai in isolamento e, nella sua stagione a Texas Tech, ha ottenuto poco più del 70% dalla linea dei tiri liberi.

Tale limite deriva, probabilmente, dalla meccanica di tiro poco fluida e dal rilascio lento, su cui dovrà senza dubbio lavorare per diventare un fattore nella NBA. Considerando la sua altezza e il ruolo che copre, se non dovesse riuscire a sviluppare un tiro migliore, potrebbe avere grossi problemi a trovare un suo posto nella lega.

Decisamente non il tiro migliore in quella situazione.

È un buon passatore, ma generalmente non gioca da playmaker e deve migliorare nel ball-handling e nella protezione della palla. Come spiegato in precedenza, è capace di trovare spazio per i compagni, ma fatica a creare spazio per sé o a costruirsi un tiro dal palleggio.

Avventurarsi in area senza proteggere in alcun modo la palla è una scelta rivedibile.

È possibile, quindi, che il 19enne impieghi più tempo di altri prospetti di questo Draft ad ambientarsi nella lega, dove dovrà confrontarsi con giocatori dai fisici e dal talento decisamente diversi rispetto al livello del college.

 

Upside

La giovane età e il fatto che le sue carenze siano facilmente “migliorabili” promettono un’ottima futura carriera in NBA, anche se magari non avrà l’impatto di altri già al primo anno.

Visto il grande atletismo e l’energia, viene spesso paragonato allo Zach LaVine di inizio carriera o a un Victor Oladipo con molta meno abilità in palleggio. In entrambi i casi, il potenziale dei giocatori non è esploso appena arrivati nella lega, ma ci sono voluti alcuni anni perché diventassero stelle. Un altro giocatore a cui è solitamente paragonato è il veterano degli Houston Rockets Gerald Green, discreto attaccante e, seppur discontinuo, buon difensore in uscita dalla panchina.

Come specialista difensivo, infine, potrebbe essere comparato ad Andre Roberson. Il giocatore degli Oklahoma City Thunder è 10 cm più alto di Smith, ma la grande elevazione e le lunghe braccia di quest’ultimo potrebbero coprire lo svantaggio sul piano fisico.

 

Draft Projection

Non si sa ancora per certo che maglia vestirà nella prossima stagione, ma si pensa che verrà selezionato con una pick tra la #12 e la #20.

Le più probabili dovrebbero essere la 12esima e 13esima scelta dei Los Angeles Clippers, che potrebbero affiancarlo a Patrick Beverly per aggiungere qualità alla difesa perimetrale, o la 15esima di Washington, come ipotizzato da Bleacher Report nell’ultimo Mock Draft. Gli Wizards, infatti, avrebbero bisogno di un lungo, ma visto il grande talento dei centri e delle Power Forward in questo Draft, è impensabile che i migliori prospetti in questi ruoli arrivino alla #15. La franchigia, di conseguenza, potrebbe puntare a uno dei lunghi free agent e aggiungere alla squadra l’atletismo e la solidità difensiva di Zhaire Smith.

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Pubblicato da
Elena Zoppè

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