Boston Celtics

Mercato NBA: Stevens vorrebbe confermare Marcus Smart

I Boston Celtics, dopo la cocente sconfitta di Gara 7 contro i Cleveland Cavaliers di LeBron James nelle finali della Eastern Conference, si sono subito messi al lavoro per farsi trovare pronti con la squadra migliore possibile la prossima stagione. I migliori acquisti arriveranno sicuramente dall’infermeria, con Kyrie Irving e Gordon Hayward che potranno ricominciare a giocare insieme ai propri compagni dal training camp.

Prima di arrivare a questo però ci saranno dei passaggi cardine nell’estate dei bianco verdi: il primo sarà sicuramente il Draft, dove i Celtics hanno solo la scelta #27, ma hanno dimostrato più di qualche interesse di avanzare la propria posizione e di sicuro la merce di scambio non gli manca (Jaylen Brown e Terry Rozier più scelte). Ugualmente per il caso Kawhi Leonard, per cui Danny Ainge proverà quasi sicuramente a fare un tentativo e portare l’MVP delle Finals 2014 nel Massachusetts. Nessun particolare tentativo invece pare ci sarà per arrivare a LeBron James.

Altro nodo da sciogliere per Boston sarà il contratto in scadenza di Marcus Smart, il giocatore è restricted free agent, e non è ancora chiaro quale sia il suo mercato, né le cifre che lui e il suo agente prenderanno in considerazione: non è da escludere, anche se è più difficile, che possa accettare la qualifyng offer da $6 milioni, per diventare poi unrestricted free agent la prossima stagione.

Per i Celtics, che sono già in questo momento di $6 milioni sopra il cap, sarebbe una mossa sicuramente molto onerosa, anche se coach Brad Stevens non ha nascosto l’importanza del giocatore e quanto vorrebbe poterlo avere nel roster anche la prossima stagione:

“Chiunque qua dentro e chiunque ci segua vi dirà quanto vorrebbe che Marcus tornasse a giocare con noi. È stato incredibile in questi anni e ancora di più in questa stagione. Incarna alla perfezione il nostro DNA e tutti gli vogliono bene qua.”

Marcus Smart ha chiuso la stagione 10.2 punti di media con 4.8 assist e 3.5 rimbalzi e il 36% dal campo, cifre che dicono qualcosa, ma non rivelano il ruolo fondamentale che il prodotto di Oklahoma State ha nell’economia dei Boston Celtics, sopratutto in difesa, ma anche in attacco. Sarà sicuramente un decisione difficile da prendere per il front office della franchigia che però, come insegna la trade Thomas-Irving, ha sempre dimostrato di saper mettere da parte il sentimentalismo, agendo nel miglior modo per l’interesse ultimo della squadra.

 

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Pubblicato da
Francesco Grisanti

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