In un’estate caldissima a causa della sfiorata qualificazione ai Playoff e della free agency dei giocatori più importanti della lega, un’ulteriore questione faceva passare notti insonni ai membri del front office dei Nuggets: la particolare situazione contrattuale di Nikola Jokic. Il nativo di Sombor, Serbia, infatti, venne scelto alla #41 dai Nuggets nel Draft 2014. Come tutti i contratti di rookie selezionati al secondo giro, quello del centro 23enne era particolarmente vantaggioso per Denver, che in 3 stagioni lo ha pagato solo – con le cifre attuali è davvero il caso di dirlo – 4 milioni in tutto. In questa off-season, poteva essere esercitata la team option anche per il prossimo anno (sarebbe andato a pesare sul salary cap per soli 2.9 milioni): così facendo, però, Jokic sarebbe diventato unrestricted free agent la prossima stagione.
Invece, Denver ha preferito declinare quest’opzione, rendendolo a tutti gli effetti un restricted free agent in questa off-season. Le parti, però, la proprietà Kroenke coi General Manager Connelly/Karnisovas e Jokic, sembrano essere molto vicine ad una milionaria estensione salariale. A riportarlo è, tra gli altri, Shams Charania: Jokic avrebbe raggiunto l’accordo coi Nuggets sulla base di 146.5 milioni di dollari per i prossimi 5 anni. Un prezzo certamente salato, che Denver si è trovata quasi costretta a pagare: perdere a zero il proprio giocatore-franchigia la prossima estate sarebbe stato un danno irreparabile.
Reduce da una stagione da 18 punti e 10 rimbalzi di media, Jokic potrà contare sulla voglia di rivalsa di Michael Porter Jr., caduto fino alla #14 nel Draft NBA 2018, per riportare ai Playoff i Nuggets.
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