Per una squadra che gioisce, ce n’è un’altra che deve pensare a come ripartire. I Cavaliers si ritrovano orfani di LeBron James per la seconda volta, dopo che il 23 ha deciso di trasferirsi in California.
Nelle quattro stagioni passate a Cleveland dopo il ritorno da Miami, James ha portato i Cavaliers a quattro Finals di fila. Nelle sfide contro i Golden State Warriors, suoi principali rivali durante la seconda esperienza a Cleveland, LeBron ha perso per tre volte ma è riuscito a riportare un titolo sportivo ad una città in cui mancava da più di cinquant’anni, mantenendo la promessa fatta tempo addietro. Il tutto con un’epica rimonta, recuperando uno svantaggio di 3-1.
Con queste eccezionali premesse Dan Gilbert, proprietario dei Cavs, non poteva che spendere un caloroso ringraziamento verso il figliol prodigo dell’Ohio. Tutta un’altra reazione rispetto a quella avvenuta dopo la prima Decision, quando proprio Gilbert parlò di tradimento, slealtà e codardia.
Di seguito l’annuncio pubblicato dal proprietario dei Cavaliers, tradotto per voi:
“Ricorderemo per sempre la sera del 19 giugno 2016, quando i Cleveland Cavaliers, guidati da LeBron James, cancellarono la maledizione che durava da 52 anni consegnando alla città quel campionato che molti pensavano di non vedere mai… un campionato che ha unito generazioni passate e presenti.
Virtualmente, chiunque avesse radici nel Nord-Est Ohio si è fermato, ha ricordato il passato e ha provato l’incredibile gioia che il peso della cosiddetta “maledizione” fosse solo un brutto ricordo. Cleveland, Ohio è stata la casa di una squadra campione per la prima volta dal 1964. Le parole non bastano per esprimere il significato e le emozioni per le persone dell’Ohio.
Niente di tutto questo sarebbe successo se LeBron non avesse deciso di ritornare a casa e guidare i Cavaliers alla terra promessa. L’intera franchigia dei Cavaliers ringrazia LeBron per quel prezioso momento e per tutte le emozioni che ci ha regalato, portando la nostra squadra a disputare quattro Finals consecutive.”
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