La telenovela Marcus Smart–Boston Celtics è finita. Il front office biancoverde ha trovato l’accordo con la guardia classe ’94. A Smart andranno 52 milioni di dollari complessivi in 4 anni, come riportato da Shams Charania di Yahoo Sports.
Smart move
I Celtics pagheranno Smart circa 13 milioni l’anno, una cifra che pare congrua visto l’apporto difensivo stellare del giocatore, da una parte, e i limiti offensivi in faretra (a livello di tiro dal perimetro, decision making, visione di gioco ed versatilità in attacco), dall’altra.
Boston si è mossa, come d’abitudine, con grande perizia e cautela. Il GM Danny Ainge e il resto del front office biancoverde hanno temporeggiato per sondare dall’esterno il valore di mercato di Smart. La guardia non ha ricevuto offerte da altre squadre (solo i Memphis Grizzlies e i Brooklyn Nets si sono fatti avanti, ma senza avanzare proposte contrattuali), abbassando così di giorno in giorno il proprio peso “politico”.
Arrivata la diciannovesima giornata di free agency, i Celtics si sono sentiti abbastanza saldi nella propria posizione da avanzare un’offerta contrattuale tutto sommato light, con la consapevolezza che Smart – con le spalle al muro e comunque molto legato alla franchigia del Massachusetts – avrebbe ormai accettato quasi in ogni caso.
Be Smart
Boston continua, a passi misurati ma risoluti, a costruire la vera contender dell’Est per la stagione a venire. Dopo l’esplosione dei giovanissimi Jayson Tatum e Jaylen Brown, la crescita di Terry Rozier, la consacrazione come giocatore di altissimo livello di Al Horford, i previsti recuperi delle star Kyrie Irving e Gordon Hayward, la pesca al Draft 2018 di un prospetto come Robert Williams (possibile steal of the Draft), i Celtics – con la rifirma di Marcus Smart – consolidano ulteriormente un roster già eccellente.
Smart, vera anima dei biancoverdi nelle ultime 4 stagioni (9.4 punti di media in 28.7 punti a partita; ma un contributo “spirituale” incalcolabile), continuerà a incollarsi all’esterno avversario più pericoloso, consentendo alla batteria di stelle Celtics di dare il massimo in attacco e di puntare, chissà, allo scalpo titanico dei Golden State Warriors.
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