Toronto Raptors

NBA, Ujiri: “Chiedo scusa a DeRozan, ma era tempo di cambiare”

A poco più di 24 ore dall‘ufficialità dello scambio Leonard-DeRozan tra San Antonio Spurs e Toronto Raptors, Masai Ujiri, GM dei canadesi, si è presentato in conferenza stampa per fare ordine – a freddo – su quanto accaduto. Riportiamo di seguito i passaggi salienti dell’incontro con i giornalisti:

“Voglio non solo scusarmi con DeRozan per quella che è stata forse una mancanza di comunicazione, ma anche dargli il giusto riconoscimento per ciò che ha fatto qui ai Raptors, per questa città, per questo Paese. Qualcosa di incommensurabile.”

I post via Instagram Stories, nei quali DeRozan lamentava una mancanza di chiarezza da parte della dirigenza circa un suo coinvolgimento nei piani futuri, hanno acceso la polemica. Ujiri ha preso di petto le accuse:

“Ho parlato con DeMar in occasione della Summer League, ma non credo servano ulteriori commenti. Forse ho commesso un errore nel parlare con lui delle aspettative che avevamo nei suoi confronti, ma nel mio ruolo sono sempre portato a pensare che continueremo con il nucleo già a disposizione  […] Se c’è stata un’incomprensione da questo punto di vista, chiedo scusa a DeMar, alla sua famiglia e ai suoi rappresentanti.

Le opportunità vanno e vengono, e  questa volta, nella mia posizione e con quest’offerta sul tavolo, ero chiamato a reagire.Quando si presenta la possibilità di prendere un Top 5, cosa che non capita troppo spesso, devi cogliere la palla al balzo.”

Dopo la separazione da coach Casey, un’ altra colonna portante dell’organizzazione ha lasciato il Canada. Il commento di Ujiri in proposito è stato piuttosto tranchant:

“Non intendo cercare scuse ma posso anche dire che da quando sono arrivato qui [nel 2013], tutti loro hanno avuto una chance. Giunti a un certo punto, dovevamo cambiare qualcosa.”

In chiusura, il GM ha messo a tacere i rumors che parlavano di un Kawhi Leonard non esattamente entusiasta della nuova destinazione:

“Leonard non mi ha manifestato mancanza di interesse.  Ho parlato con lui, con il suo agente, con suo zio, e tutto è andato bene. Non vedo l’ora di incontrarli di persona e starà a noi farli sentire il più possibile a proprio agio. Qui abbiamo tutto, tranne un titolo, mio modesto parere.”

Il giocatore arriverà  in città nei prossimi giorni per sostenere le visite mediche di rito.

 

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Pubblicato da
Nicolò Basso

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