In un’intervista per Ben Golliver di Sports Illustrated, l’Hall of Famer Charles Barkley ha spiegato come, dal suo punto di vista, i Los Angeles Lakers siano ancora lontani dall’essere una squadra competitiva per il titolo e, quindi, come la mossa di LeBron James non si sia basata sulla volontà di vincere.
“Speravo che [LeBron] rimanesse a Cleveland. Vedo [il trasferimento a Los Angeles] esclusivamente come una scelta d’affari. Si trova nel lato negativo della sua carriera: vuole essere un grande magnate di Hollywood. Guiderà lungo la spiaggia ogni giorno invece di dover attraversare la neve… [I Lakers] non sono ancora vicini ad essere una squadra di alto livello. Loro sono da quinto o sesto posto nella migliore delle ipotesi.“
Anche restando ai Cleveland Cavaliers, però, le possibilità di vincere un titolo restano comunque limitate. Nonostante il raggiungimento delle Finals per il quarto anno consecutivo (ottavo, per il singolo LeBron), i Cavs avevano poche possibilità di ottenere una vera superstar per la prossima stagione o, comunque, di migliorare il roster.
Tuttavia, in un’intervista per Rachel Nichols di ESPN, lo stesso James ha spiegato il motivo per cui ha preferito i Lakers ai Philadelphia 76ers o agli Houston Rockets. Il suo obiettivo è di far tornare una franchigia storica come Los Angeles ad alti livelli ed è consapevole che questo processo impiegherà alcuni anni.
Le giovani promesse giallo-viola e i nuovi Lakers Rajon Rondo, Lance Stephenson, JaVale McGee e Michael Beasley potrebbero non bastare alla squadra per poter competere con i Golden State Warriors da subito, ma la sensazione è comunque quella che L.A. tornerà presto in alto.
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