Dallas Mavericks
A Dallas fanno sul serio? Firmato DeAndre Jordan con un ricco contratto annuale, nella notte del Draft la franchigia di Mark Cuban ha puntato buona parte del proprio futuro su Luka Doncic. Se ne sono andati Yogi Ferrell e Seth Curry, così dal Draft è arrivato anche il 2 volte campione NCAA Jalen Brunson. L’estate prossima scadrà il contratto di Wes Matthews e Dallas avrà tanto spazio: oltre al play sloveno e Dennis Smith Jr. non è chiaro su chi punteranno a lungo termine nel Texas.
Denver Nuggets
Prolungati i contratti di Jokic e Will Barton, Denver ha dovuto abbassare il monte ingaggi. Per farlo, hanno spedito Faried e Arthur a Brooklyn (costo: una prima scelta 2019 e una seconda 2020), nonché Wilson Chandler a Phila (costo: una seconda scelta futura).
Prolungato con un triennale da $6.5M totali Torrey Craig e riportato sotto l’ala di coach Malone Isaiah Thomas, i Nuggets si muovono dentro la scatola come il mimo: saranno divertenti, ma per arrivare tra le migliori ad Ovest manca ancora almeno un tassello. Avendo ceduto la prossima prima scelta, sarà fondamentale che quella di quest’anno, Michael Porter Jr., non si riveli un flop. Una seconda operazione alla schiena, però, mette paura.
Detroit Pistons
Parlando di squadre sopra il cap che non andranno da nessuna parte, i Detroit Pistons vantano diffuso #DeadMoney, tra cui spiccano gli oltre $5M che Josh Smith (Josh Smith) percepirà per le prossime due stagioni. Attualmente J-Smoove, dopo aver tentato il comeback ai Pelicans dopo l’esperienza cinese, si gode il divano di casa.
Fino alla stagione 2020-2021, i Pistons avranno a contratto Blake Griffin e Andre Drummond per un totale di $184.3M. Il successo di Dwane Casey nel Michigan è legato a doppio filo al far funzionare questa strana coppia di lunghi. Notizia buona: Khyri Thomas da Creighton potrebbe essere la miglior cosa arrivata dal Draft dallo stesso Drummond (2012). Notizia non buona: per i prossimi due anni, Jon Leuer, Reggie Jackson e Langston Galloway costeranno quasi $70M.
Golden State Warriors
Molto sopra il cap, ma non importa perché il 4 volte All-Star DeMarcus Cousins ha deciso di aggregarsi alla squadra più forte di tutte accontentandosi della Mini Mid-Level Exception e niente, vediamo che succede tra un anno, quando scadrà Klay Thompson e KD potrà uscire dal (nuovamente) dal contratto.
Houston Rockets
Chissà se l’infortunio occorso a Chris Paul nelle scorse finali della Western Conference ha condannato i Rockets. La chance per il titolo sembrava, avanti 3-2 nella serie con Golden State, piuttosto ghiotta. In estate sono partiti Trevor Ariza (contrattone annuale ai Suns) e Luc Mbah a Moute (tornato ai Clippers): gli esterni che hanno reso il sistema switchy di Mike D’Antoni e Jeff Bzdelik perlomeno presentabile se ne sono andati. Nella filosofia di Daryl Morey, questo tipo di 3&D è pescabile anche a cifre contenute: così si è arrivati a James Ennis e alla conferma di Gerald Green. Attenzione anche ai rookie De’Anthony Meltone Vincent Edwards; Michael Carter-Williams, invece, potrebbe rivelarsi un buon play di riserva quando siederanno sia CP3 che Harden: le sue lacune potrebbero essere minimizzate mettendogli attorno 4 tiratori.
Se il focus dell’off-season erano i rinnovi di Chris Paul e Clint Capela, si può dire che il primo non ha fatto gli sconti del secondo. CP3 guadagnerà circa $44M nel 2021-2022, a 37 anni. Il lungo svizzero, invece, ne percepirà “solo” 18 annui: niente male per le cifre della NBA moderna. Il nuovo proprietario, Tilman Fertitta, non si è fatto problemi ad aprire il portafoglio. Riuscisse Morey a muovere il #DeadMoney di Ryan Anderson per arrivare a Kent Bazemore…
(Chicca: ben $10M dei 90 totali sul contratto di Capela sono bonus. Come riporta Tim Bontemps del Washington Post, i bonus riguardano, per ciascuno dei 5 anni: arrivare alle Western Conference Finals ($1M), finire con un DREB% superiore a 30% ($0.5M) e tirare almeno il 65% dalla lunetta ($0.5M). Nessuno di questi, specialmente quello della percentuale ai liberi, sarà facile da ottenere).