Primo Piano

Le scelte future scambiate da ciascuna squadra NBA

Scelte cedute, scelte appicciate, scelte fortemente volute. Scelte sprecate, scelte azzeccate, scelte inutili. I Sixers, ad esempio, già quest’anno erano così pieni di picks al secondo giro che hanno scambiato la loro #56 (Ray Spalding) e la #60 (Kostas Antetokounmpo) per arrivare alla #54 (Shake Milton). La franchigia della Pennsylvania avrà 8 scelte al secondo giro in più in arrivo nei prossimi 4 Draft NBA, perché l’anima di Sam Hinkie non morirà mai. Scelte, scelte, scelte. Se vuoi vincere subito le cedi per arrivare a giocatori in grado di darti una mano subito, se vincere non è poi così importante ne fai incetta e ti tappi il naso sorbendoti stipendi-mammut.

Una grande verità: every pick matters. Nessuno, mai cede volentieri una qualsiasi scelta. Si stima che una scelta al primo giro valga circa $15M: come scrivevamo nella guida alla situazione salariale di tutte e 30 le franchigie NBA, i Brooklyn Nets, per pescare al Draft 2018 Džanan Musa (#29) e Rodions Kurucs (#40), si sono ingoiati gli ultimi 2 anni di contratto di DeMarre Carroll, per un valore complessivo di oltre $30M.

Legarsi al dito l’attesa di una chiamata al Draft. Esegue Draymond Green.

La 35ª scelta al Draft 2012, che i Golden State Warriors hanno speso – dito medio al resto della lega – per Draymond Green, apparteneva ai Nets ed è rimasta coinvolta in una trade con Troy Murphy, Dan Gadzuric e Brendan Wright. Per confermare l’assunto che fa da sottotitolo a questo pezzo: gli ultimi campioni NBA che non hanno draftato nessuno dei propri giocatori migliori furono i Pistons 2003-2004, squadra particolare che peraltro spese la 2ª scelta assoluta, pochi mesi prima del titolo, per Darko Miličić, passando Chris Bosh, Dwyane Wade e Carmelo Anthony. Per dare una forma appena più definita a quelli che saranno gli scenari a breve-medio termine in NBA, ecco una carrellata delle scelte che ogni squadra ha scambiato o si è presa. Certe trade, analizzate anni dopo, sono quasi divertenti. [Tirare fuori questo pezzo nel 2023, quando ricorderemo con un sorriso il fatto che 3 (t r e) squadre hanno detto no grazie a Luka Dončić].

Atlanta Hawks

SCELTE IN PIÙ. Una delle tre squadre di cui sopra. Gli Hawks del GM Travis Schlenk hanno premuto un pulsante grosso come la Georgia con quella trade. Avranno però la scelta al primo giro al prossimo Draft dei Mavs (protetta 1-5 per due anni, per i successivi due diventa 1-3). Atlanta ha scelto 3 volte al primo giro al Draft 2018, e l’anno prossimo potrebbe replicare. Oltre alla propria, avranno anche quella dei Cavs, arrivata col sacrificio di Kyle Korver e protetta 1-10 per i prossimi 2 anni. Gli Hawks avranno anche due seconde scelte in più al prossimo Draft e diverse in Draft futuri.

SCELTE IN MENO. Nel cedere Sheldon Mac e ca$h considerations ($687K per Eric Pincus di BasketballInsiders) agli Hawks, Washington si è presa la scelta al secondo giro di Atlanta. Ma è una scelta protetta 31-55, quindi quasi certamente rimarrà ad Atlanta, e il debito degli Hawks sarebbe estinto, quindi Wizards che trade è esattamente? Salvare qualche denaro: nella Capitale si sono privati del rimanente stipendio di Mac ($460K) e della luxury tax conseguente ($2.4M).

Boston Celtics

SCELTE IN PIÙ. 3, tutte al primo giro e tutte nel 2019. Nel dettaglio: quella dei Clippers (arrivata da Memphis durante il Draft 2016, protetta 1-14 per due anni), dei Grizzlies (!) (protetta 1-8 nel 2019, 1-6 nel 2020, non-protetta nel 2021) e soprattutto la migliore tra quella dei Kings e quella dei Sixers. Quindi quella dei Kings (!), la peggiore squadre della lega. Sarà divertente vedere che fine farà questa scelta protetta Top-1. Le ultime due scelte in particolare hanno enorme valore: per arrivare alla pick di Memphis, Boston cedette Jeff Green nel 2015, in una trade a 3 che coinvolse anche i Pelicans. La scelta dei Kings arriva invece da Philadelphia, che la sacrificò per fare trade-up e selezionare Markelle Fultz con la #1 nel 2017. Boston con la #3 ha preso Tatum. Mai scambiare con Danny Ainge.

SCELTE IN MENO. Una al secondo giro nel 2019, protetta 31-55. Il resto della lega dovrebbe odiare Danny Ainge.

 

Brooklyn Nets

SCELTE IN PIÙ. Un sacco di seconde scelte, di cui 2 nel 2019 e 2 nel 2020, ma soprattutto quella al primo giro dei Nuggets nel 2019, protetta 1-12 fino al 2024.

SCELTE IN MENO. Diverse picks al secondo giro.

Sean Marks che parla del futuro di Musa e Kurucs: materiale per veri seanmarksisti.

Charlotte Hornets

SCELTE IN PIÙ. Solo scelte al 2° giro. Una di queste può essere presa ad esempio del perché non ci si sofferma mai troppo sul 2° giro (anche se, come visto con Draymond Green, può fare la differenza). Denver riceverà la miglior scelta tra la propria al 2° giro (protetta 56-60) e la scelta al 2° giro di Washington (via Atlanta); Charlotte, di queste due, riceverà la peggiore, cioè quella più alta. Ben 4 diverse trade, dal 2015 a oggi, hanno portato a tale confusione (ed è stata semplificata). Trade che hanno coinvolto anche Knicks, Clippers, Bulls e Magic. Insomma, se questa scelta diventerà qualcosa, ce ne ricorderemo. Se diventerà Rasho Nesterović…

SCELTE IN MENODiverse cose al secondo giro, diritti di swap e complicazioni del genere.

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Pubblicato da
Michele Pelacci

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