Sono ormai passati quasi tre mesi da quando l’ex GM dei Sixers Bryan Colangelo ha dovuto lasciare Philadelphia per via dello scandalo social scoperto dal sito The Ringer nel maggio scorso. Nel corso dell’estate la posizione è stata provvisoriamente occupata da Brett Brown, ma con l’avvicinarsi della stagione i Sixers devono trovare una soluzione il prima possibile.
Dopo i tentativi falliti di portare nella Città dell’amore fraterno Daryl Morey, attuale GM degli Houston Rockets, il front office è sembrato arenarsi nella ricerca di nuovi possibili candidati, poiché le voci che volevano David Griffin, Mike Zarren e Kiki VanDeWeghe possibili candidati si sono poi esaurite con un nulla di fatto. Josh Harris, membro della dirigenza di Philadelphia, ha così spiegato ai microfoni di ESPN le difficoltà della squadra per la ricerca della figura giusta:
“Ci sono davvero pochi GM elitari che generalmente rimangono sotto contratto con le squadre per diverso tempo. Nel nostro caso si tratta di selezionare qualcuno che aggiunga un valore importante, e magari potrebbe essere un candidato giovane e non tradizionale. Abbiamo una lista davvero selettiva di candidati; parleremo con persone che attualmente non sono General Manager e che potranno aggiungere valore.”
Secondo l’insider NBA Adrian Wojnarowski di ESPN, infatti, la situazione dei Sixers pare sul punto di sbloccarsi, in quanto la dirigenza ha ricevuto il permesso di intervistare, nel corso della prossima settimana, tre possibili candidati: Larry Harris dei Golden State Warriors, Gresson Rosas degli Houston Rockets e Justin Zanik degli Utah Jazz.
Nel corso della sua carriera Harris, che negli Warriors ricopre il ruolo di assistente GM dal 2015, ha già avuto la possibilità di essere alla guida di una squadra NBA quando dal 2003 al 2008 fu il General Manager dei Milwaukee Bucks, per poi entrare nel coaching staff di Golden State e successivamente nel front office della squadra.
Gresson Rosas lavora con gli Houston Rockets da 18 anni come membro del front office, e la sua unica esperienza come General Manager risale al 2013, quando occupò la posizione alla guida dei Dallas Mavericks per un unico anno.
Per Justin Zanik si tratterebbe invece di una prima volta, in quanto la sua scalata ai vertici delle franchigie NBA è partita nel 2012 come assistente GM con gli stessi Jazz, dopo diversi anni da agente di diversi giocatori NBA; Zanik è stato assistente GM anche nei Bucks, nel 2016, prima di fare ritorno nello Utah l’anno seguente.
Non ci resta dunque che aspettare la prossima settimana, con Josh Harris che si è dichiarato pronto ad assumere l’incarico per la stagione 2018-19 nel caso in cui non si riesca a trovare il candidato giusto. Nel frattempo, la squadra ha promosso Elton Brand all’interno del front office, che diventerà commentatore per la squadra.
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