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NBA, Kyrie Irving: “Questi Celtics possono battere gli Warriors in una serie a 7”

L’hype per l’imminente stagione dei Boston Celtics sta aumentando di giorno in giorno. La squadra è infatti arrivata ad un passo dalle Finals 2018, nonostante l’assenza delle due Star Kyrie Irving e Gordon Hayward.

Tanto che, nel corso di un’intervista con Jackie MacMullan di ESPN, il numero 11 dei Celtics si direbbe deluso se la sua squadra dovesse mancare le Finali di Conference il prossimo anno. Inoltre, incalzato riguardo al fatto se si potrà parlare o meno di fallimento qualora questo non arrivasse nei prossimi anni, il play ha così risposto:

“Possiamo battere Golden State in una serie al meglio delle 7? Sì. Per quello che siamo, per quello che stiamo costruendo qui, non solo per questa stagione, ma anche per i prossimi anni; qualcosa di speciale.

Ho giocato contro Golden State per tre Finals di fila – anche se sono stato in grado di partecipare solo per due – e vederli evolvere, con il talento che hanno, per poi aggiungere DeMarcus Cousins questa off-season, è qualcosa di cui la Lega è perfettamente a conoscenza. Ma c’è qualcos’altro di cui sia io che loro siamo a conoscenza: è il fatto che li abbia visti e studiati da vicino. Ho giocato contro di loro così tante volte. Siamo arrivati a una Gara-7 quando ero a Cleveland, quindi credo di sapere che cosa sia necessario fare.”

Dunque, Irving sa perfettamente che gli Warriors potrebbero essersi rinforzati ulteriormente aggiungendo una star del calibro di DeMarcus Cousins a roster; ma con una squadra come quella dei Celtics sana e al completo, mai dire mai. Lo scorso anno, infatti, privi dello stesso Irving e di Hayward, Horford e compagni sono riusciti a resistere all’assalto dei Milwaukee Bucks al primo turno di Playoff, eliminando in seguito dei sorprendenti Philadelphia Sixers in cinque partite. Dopo essere stati in vantaggio per 2-o nelle Finali di Conference, la franchigia del Massachusetts si è poi dovuta arrendere ai Cleveland Cavaliers di LeBron James dopo Gara 7.

Il giocatore newyorchese è sceso in campo per 60 partite nella sua prima stagione con i Boston Celtics, facendo registrare medie di 24.4 punti, 5.1 assist e 3.8 rimbalzi a serata. Con l’infortunio alla rotula oramai alle spalle, tifosi e compagni non vedono l’ora di riaccogliere il proprio playmaker per puntare al titolo già nel 2019. 

 

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Pubblicato da
Andrea Capiluppi

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