I San Antonio Spurs sono attesi alla stagione della ‘curiosità’. Per la prima volta negli ultimi 20 anni, gli Spurs sembrano dover abbandonare il ruolo di potenziale contender per il titolo NBA. Per la prima volta dal 1997 non ci sarà nessuno tra Timmie, Tony e Manu. Ma non c’è da avere paura, alla guida della compagine texana ci sarà ancora Gregg Popovich, pronto all’ennesima stagione.
A caricare l’ambiente ha pensato poi David Robinson: l’ammiraglio, in una intervista rilasciata ai microfoni di Gazzetta.it, ha riposto piena fiducia nei San Antonio Spurs 2018-2019 nonostante l’addio di Kawhi Leonard:
“Abbiamo i pezzi giusti, una squadra buona, matura ed esperta il cui limite è il cielo. Dipenderà molto da come i ragazzi vorranno lavorare insieme, ma sono molto entusiasta di questa squadra: penso che faremo molto bene.”
Poi a chi gli chiede se l’approdo ai Playoff quest’anno saranno l’obiettivo massimo, Robinson ha replicato in questo modo:
“Squadra da Playoff a fatica? Siamo molto di più. Siamo ancora molto competitivi. LaMarcus Aldridge ha avuto la sua miglior stagione l’anno scorso e continuerà a crescere. DeMar DeRozan ha tanto talento e sta cercando di diventare élite: a San Antonio avrà la chance di diventare leggenda. E attorno a loro c’è un supporting cast importante: Dejounte Murray ad esempio ha più esperienza e ci mette talento e costanza, Patty Mills invece è fantastico.”
Non può mancare una battuta sul nostro Marco Belinelli che in estate è tornato alla corte di Pop:
“Adoro Marco. Conosce il nostro sistema, conosce Popovich, ha già dimostrato quello che vale e ora torna con un bagaglio completamente diverso di esperienza. Si calerà immediatamente nella parte e farà moltissime cose utili per noi. È un grande innesto per noi: di lui mi piacciono in particolare la sua maturità e il modo in cui approccia le partite. Sarebbe davvero fantastico se ci riuscisse, anche se è un obiettivo davvero ambizioso: Manu è un Hall of Famer.”
Le ultime parole sono dedicate all’addio, amaro, di Kawhi Leonard:
“Come lui ne nascono uno ogni generazione e non c’è modo di rimpiazzarlo, ma siamo riusciti ad ottenere il meglio da una situazione difficile.”
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