Minnesota Timberwolves

NBA, Rose sulla sua carriera: “Molti si sarebbero ritirati”

Ci sono pochi dubbi sul fatto che il Derrick Rose di oggi sia completamente un altro giocatore rispetto a quello del 2011 dell’MVP.

Il motivo di questo cambiamento è, sicuramente, l’alto numero di infortuni che il 29enne ha subito a partire dalla stagione successiva al titolo di miglior giocatore.

Nella scorsa stagione, lui e i Minnesota Timberwolves, ai quali si è unito a marzo dopo alcuni mesi in maglia Cleveland Cavs, hanno raggiunto i Playoff dopo parecchi anni di assenza. La franchigia, infatti, non partecipava alla post-season dal 2004, mentre Rose da quella Gara 1 del 2012 in maglia Chicago Bulls in cui ha subito un brutto infortunio al crociato.

Con 14.2 punti e 2.6 assist di media in quasi 24 minuti a partita negli ultimi Playoff, la prima scelta assoluta al Draft del 2008 ha dimostrato di essere ancora un giocatore solido.

In un’intervista per Marc J. Spears di The Undefeated, infatti, Rose ha spiegato:

Sono al mio 11esimo anno ora. Mi sono rotto il legamento del crociato durante il mio terzo anno. Molti ragazzi si sarebbero ritirati. Dal punto di vista finanziario, ho risparmiato dei soldi. Si tratta semplicemente di amore. Io sento che posso ancora giocare.”

La stagione 2017-18 è stata davvero complicata per l’ex Bulls, che, anche a causa di nuovi problemi fisici, ha avuto un rendimento altalenante. Durante i mesi ai Cavaliers, sembrava quasi che si stesse avvicinando l’idea del ritiro, ma, dopo essere stato ceduto agli Utah Jazz e infine proprio ai Minnesota T’Wolves, ha trovato la forza (forse grazie anche all’aiuto di coach Thibodeau) per non mollare e dimostrare a tutti di avere ancora qualcosa da dare all’NBA.

“Anche le persone che sono state dure con me, lo sono state perché volevano vedermi giocare. Lo capisco. Sei arrabbiamo perché gioco un tipo [di pallacanestro] che ti piace guardare e per questo vuoi vedermelo fare. Ma farò quello che è meglio per me stesso, anche stare fuori per un anno rimettendomi in forma per tornare in campo.

Devi sapere chi sei. Tutto questo tempo fuori o anche il fatto di essermi infortunato, era il mio modo di trovare il ritmo. Molte persone non si danno la possibilità di riprende il ritmo (e guarire).

Vincere un MVP così giovane, fare le cose che ho fatto io… io mi sono fatto prendere da tutto questo.”

 

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Pubblicato da
Elena Zoppè

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