Che futuro per la Draft Class del 2017?
La Draft Class del 2017 ci ha riservato molte sorprese, dall’esplosione inattesa di Donovan Mitchell alla delusione (se così si può chiamare) Markelle Fultz. Cosa faranno vedere i vari Jayson Tatum, Lauri Markkanen e Donovan Mitchell quest’anno? Tatum si troverà un Gordon Hayward in più in rosa, e chissà come cambierà il suo ruolo. Markkanen e Mitchell invece dovranno riuscire a ripetere gli exploit dell’anno scorso, così come Kyle Kuzma.
E se per questi sophomores le aspettative sono elevate, per altri sono, se possibile, ancora più alte. Uno su tutti è Markelle Fultz, che dopo una grande stagione con i Washington Huskies ha dimenticato come si tira. I Sixers hanno dato la colpa di questo problema al tiro all’infortunio alla spalla che ha limitato la prima scelta assoluta del 2017 a solamente 14 partite la scorsa stagione. Ora Fultz sembra essere al 100% e vedremo dunque se il suo tiro sarà miracolosamente tornato. Infine ci sono quei giocatori, come Josh Jackson, che non hanno disputato una stagione particolarmente spettacolare, e che quindi dovranno far vedere alle loro dirigenze le qualità che li hanno impressionati prima del Draft.
L’aftermath della saga Carmelo Anthony
La stagione che Carmelo Anthony ha trascorso con i Thunder non poteva andare peggio, o quasi. I numeri in calo e le continue lamentele riguardo al suo ruolo hanno portato ad un prematuro divorzio con OKC, con la trade ad Atlanta e il taglio. Ora Melo si è accasato ai Rockets, e giustamente sorgono due domande: come giocherà Houston con Anthony, e come giocherà OKC senza Anthony. La situazione ad OKC sembra essere la più chiara: il buco lasciato da Melo verrà riempito presumibilmente da Patrick Patterson e Jerami Grant, entrambi giocatori che sembrano offrire un fit migliore rispetto all 10 volte All-Star. Patterson porterà il tiro da tre senza avere bisogno il pallone in mano, cosa che lascerà più spazio di manovra a Westbrook e George, mentre Grant potrà caricarsi sulle spalle un po’ di responsabilità difensive, concedendo così a George un po’ più di tranquillità.
La situazione a Houston invece potrebbe essere più complicata: sebbene il gioco in isolamento prediletto da Anthony si incastra alla perfezione con la filosofia di coach D’Antoni, le sue lacune difensive potrebbero essere la causa di un’ennesima debacle per la squadra texana, che nell’off-season ha perso due difensori di lusso come Trevor Ariza e Luc Mbah a Moute. Quale versione vedremo questa stagione: Hoodie Melo o Washed Melo? Non ci resta che attendere e scoprirlo.