Toronto Leonards & San Antonio DeRozans
La trade che ha scosso l’estate NBA è quella che ha portato Kawhi Leonard in Canada. Dopo tutto il dramma relativo al suo misterioso infortunio, Leonard ha stupito tutti chiedendo di essere scambiato. La dirigenza Spurs ha esaudito la sua richiesta e l’ha mandato a Toronto, dove Kawhi avrà la possibilità di guidare i Raptors a una selvaggia caccia alle Finals, in una Conference libera dal dominio di LeBron James. Il difficile compito dei Raptors sarà quello di trattenere l’ex Spurs la prossima estate, quando il suo contratto scadrà. Leonard ha espresso più volte il desiderio di giocare a Los Angeles, ma fonti interne all’NBA sembrano essere convinte che il giocatore si innamorerà della città canadese al punto da decidere di non lasciarla.
Il percorso inverso l’ha invece fatto DeMar DeRozan, all’inizio per niente contento del trattamento riservatogli dalla dirigenza dei Raptors. La rabbia e l’indignazione però hanno lentamente fatto spazio all’entusiasmo, l’entusiasmo di potere giocare per Gregg Popovich; durante il minicamp estivo del Team USA i due hanno già avuto modo di conoscersi, e sicuramente DeMar avrà già potuto beneficiare degli insegnamenti del suo nuovo coach. Si prospetta dunque una nuova avventura per DeRozan, dopo 9 anni spesi in Canada: attenzione, perché in un sistema come quello degli Spurs, il 4 volte All-Star potrebbe disputare una stagione spettacolare.
I Celtics full force
Perdere un giocatore del calibro di Gordon Hayward dopo 5 minuti dal tip-off stagionale non è il massimo. Eppure i Celtics sono quasi arrivati a spodestare King James anche senza uno dei loro migliori giocatori, merito di Kyrie Irving e compagni, e naturalmente della guida di Brad Stevens. Oltretutto poco prima dell’inizio dei Playoff anche Irving subisce un infortunio, ma l’inaspettato trio composto da Terry Rozier, Jaylen Brown e Jayson Tatum evita un naufragio totale.
Quest’anno però la corazzata di Boston è funzionale e al completo. Oltre a uno degli starting 5 migliori della lega i Celtics possono contare su una panchina profonda e versatile, che va dalla tenacia e la difesa di Marcus Smart allo scoring del già menzionato Terry Rozier fino alla cattiveria di Marcus Morris. I Celtics sono senza dubbio la squadra favorita per la vittoria nella Eastern Conference; la concorrenza si farà sentire, ma a Boston la fiducia non manca: secondo Irving infatti la sua squadra è persino in grado di battere Golden State.