(0-1) Atlanta Hawks 107-126 New York Knicks (1-0)
Esordio con vittoria per coach David Fizdale sulla panchina dei New York Knicks. I giovani di belle speranze della Grande Mela pagano un po’ lo scotto dell’emozione, andando sul -8, ma appena la difesa inizia a salire di giri, rimettono subito la testa davanti: il primo quarto si chiude con il vantaggio degli ospiti, ma ridotto ad un solo punto. La bella penetrazione con scarico di Hezonja dà il vantaggio ai suoi, che non perderanno più il comando della partita. I Knicks, grazie ad un’ottima prestazione di Hardaway e di Kanter, chiudono il secondo quarto sul +25, ipotecando la vittoria già da metà partita. L’unica cosa bella per gli Hawks è l’immortale classe di Vince Carter:
Atlanta scende anche sotto i 20 punti di svantaggio ma non ha le forze necessarie per recuperare totalmente. Hardaway chiude con 31 punti, Kanter in doppia-doppia, Vonleh pure (dalla panchina). Knox ne fa invece 10 in 23 minuti di utilizzo. Quest’anno a New York sembra essere tornata di moda la difesa.
(0-1) Cleveland Cavaliers 104-116 Toronto Raptors (1-0)
Kawhi vince, Toronto convince. I Cavaliers partono con Cedi Osman a fare le veci di LeBron James nello spot di ala piccola, ma il risultato difensivo è sempre il solito: nel primo quarto i Raptors entrano facilmente nel pitturato avversario. I Cavs restano vicini, ma alcune palle perse sono sanguinosissime in transizione: Toronto chiude sul +3 il primo quarto.
Nella seconda frazione i Raptors iniziano a scavare il solco, grazie ad un ispiratissimo Pascal Siakam, incontenibile al ferro. Cleveland soffre tremendamente a rimbalzo e non riesce a contenere Kawhi Leonard, andando al riposo sul -13.
Nel terzo quarto è la bomba di Kyle Lowry a mettere a seria prova la tenuta psicologica degli avversari, che toccano il -17, mentre Kawhi continua a macinare basket. Il pitturato dei Raptors rimane un fortino:
Nell’ultima frazione i Cavs provano a rientrare, andando sul -8 a due minuti dal termine. Un paio di penetrazioni di Lowry però mettono fine alla contesa. Ottimo esordio per Leonard, autore di 24 punti e 13 rimbalzi. Best scorer proprio Lowry, che ne fa 27. In generale un ottima prestazione dei Raptors, che tirano col 48.9% dal campo e il 42,4% da 3 punti. Per Cleveland degni di nota i 21 di Love.
(1-0) New Orleans Pelicans 131-112 Houston Rockets (0-1)
Il più sorprendente dei risultati NBA della notte: il tonfo di giornata, quello più rumoroso, è senza dubbio degli Houston Rockets. I principali avversari dei Golden State Warriors vengono sconfitti senza possibilità d’appello dai New Orleans Pelicans, in grado di mandare in doppia cifra tutto il quintetto iniziale.
I primi due quarti sono riassumibili con un “I Rockets non difendono”: Mirotic porta a spasso l’Ennis o il Tucker di turno, facendo il bello ed il cattivo tempo: finisce 71-54 per i ragazzi di Gentry.
Il terzo quarto prosegue esattamente come gli altri due. Davis smazza assist così:
Mirotic continua ad essere mortifero dalla lunga distanza, con la complicità dei difensori avversari. La partita, di fatto, si conclude al termine del terzo periodo. I Rockets sono pigri e svogliati, tutto il contrario dei Pelicans.
La differenza a rimbalzo spiega pienamente l’atteggiamento delle squadre: 54 per New Orleans, 37 per Houston, con i primi in grado di rubarne 14 offensivi.
La prima tripla-doppia della stagione è di Elfrid Payton, che fa registrare 10p/10a/10r. Mirotic ne segna 30, Davis 32 con 16 rimbalzi. Per i Rockets: ad Harden manca un rimbalzo per far registrare una tripla doppia. Buona la prova dalla panchina di Gordon, 21 punti. Male Carmelo, che tira col 30% dal campo e il 20% da 3 punti.
(0-1) Minnesota Timberwolves 108-112 San Antonio Spurs (1-0)
Nel Texas va in scena una sfida più equilibrata di quanto le premesse in casa Timberwolves lasciassero immaginare. Gli Spurs tentano subito l’allungo, chiudendo sul +8 il primo quarto. Nella seconda frazione i T’Wolves mettono in campo maggiore cattiveria agonistica, rubando qualche pallone, riavvicinandosi agli avversari ma comunque senza mai andare davanti.
Il sorpasso avviene nel terzo quarto, ma DeMar DeRozan ricaccia subito indietro gli avversari con un paio di penetrazioni vecchio stile. San Antonio continua a giocare un basket splendido, restando in scia:
La partita arriva nel suo momento decisivo, dopo che le squadre si rispondono colpo su colpo: con 42 secondi sul cronometro è una tripla di Jimmy Butler a regalare la parità ai suoi, 108-108. DeRozan riporta però avanti i suoi. Una penetrazione sbagliata di Rose nega il pareggio a Minnesota. I T’Wolves fanno fallo, mandando in lunetta gli avversari per il 112-108 finale. Ottimo esordio di DeRozan, autore di 28 punti, mentre Aldridge fa registrare 21 punti e 19 rimbalzi. Per Minnesota sono degni di nota i 23 di Butler e i 27 di un apparentemente ritrovato Jeff Teague.