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NBA, Coach Clifford su Mo Bamba: “È presto per inserirlo nel quintetto base”

Mo Bamba ha impressionato tifosi e addetti ai lavori durante il suo esordio NBA dello scorso 17 ottobre. Collezionando 13 punti, 7 rimbalzi e 2 stoppate in 25 minuti di gioco, il rookie dei Magic ha dimostrato di poter segnare da dietro l’arco, di poter concludere con facilità vicino a canestro e di avere una buona predisposizione difensiva. L’emozione dell’esordio si è forse fatta sentire nella partita seguente contro i Charlotte Hornets, dove la sesta scelta assoluta allo scorso Draft ha giocato per 18 minuti, mandando a referto 5 rimbalzi e 1 stoppata, ma concludendo la serata con uno 0 su 4 al tiro.

Il Coach degli Orlando Magic ha espresso le sue opinioni sul giovane lungo dopo queste prime partite di regular season, sostenendo che per il momento la franchigia sta optando per una strategia diversa di crescita del giocatore.

“Con Mo Bamba stiamo lavorando su due punti” ha esordito il Coach degli Orlando Magic. “Il primo è il fatto che possa giocare sia da ala grande che da centro, e questo è un compito che sta imparando in fretta e svolgendo egregiamente perché è davvero talentuoso. Il secondo step, il più difficile su cui lavorare, è il fatto che sta passando da 30 partite stagionali, quelle che si giocano in media al College, a 82, in NBA. È un abisso”.

“Vogliamo che giochi al suo meglio fra marzo e aprile, e di questo passo potrebbe non arrivare a febbraio, se è stanco. Questi ragazzi hanno le spalle appesantite da numerosi allenamenti durante il loro primo anno. Questo è il fattore principale che influisce sul minutaggio di Bamba”.

Infatti, nonostante l’entusiasmo iniziale che attornia il giovane giocatore dei Magic, l’allenatore ha voluto spiegare che è ancora prematuro pensare che Bamba possa assumere un ruolo più importante fin da subito. Non solo perché Clifford valuta molto positivamente il contributo di Nikola Vucevic, centro titolare di Orlando, ma anche perché il rookie della squadra non è ancora pronto fisicamente: nella sconfitta contro Charlotte della scorsa notte il giocatore è parso semplicemente stanco e, probabilmente, ciò ha influito sulla sua produzione offensiva.

“Vorrei fosse in grado di giocare tutte le 82 partite di questa regular season, andando la fuori e giocando minuti di qualità” ha proseguito Coach Steve Clifford. “Non è ancora pronto per giocare minuti come starter contro i giocatori del quintetto iniziale avversari. Comunque, un ruolo da riserva è uno dei fattori cruciali per lo sviluppo di un giocatore. Si trova in una situazione ideale per lui e per il suo sviluppo”.

Nella sua unica stagione al college, il nativo di New York ha fatto registrare medie di 12.9 punti, 10.5 rimbalzi e 3.7 stoppate, grazie a una apertura alare e a una prestanza fisica fuori dal comune: numeri e caratteristiche che hanno convinto la dirigenza dei Magic a selezionarlo con la sesta chiamata assoluta al Draft NBA. I tifosi Magic si aspettano dunque grandi cose da lui, ma, a quanto pare, il suo percorso di crescita è appena iniziato.

 

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Pubblicato da
Andrea Capiluppi

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