Sarà sicuramente una settimana complicata nella Città degli Angeli, sia perché la partenza non è stata delle migliori con uno 0-2 che necessità di essere migliorati, sia ovviamente per la decisione della NBA arrivata nella notte per quanto riguarda i provvedimenti presi sulla rissa occorsa tra Houston Rocket e Los Angeles Lakers in diretta nazionale.
La squadra di Coach Walton dovrà fare a meno di Rajon Rondo per 3 partite e di Brandon Ingram per 4 (2 le giornate date a Chris Paul). Ovviamente le reazioni suoi social in merito sono state le più disparate, mentre tra i giocatori del roster giallo-viola si è cercato di sorvolare sull’accaduto rimanendo concentrati sulle prossime partite da giocare, lasciando che fossero allenatori e società ad occuparsi, nel caso, della questione.
Il primo interpellato è stato ovviamente LeBron James che ha però risposto con un no-comment:
“Non ho visto nulla e non ho detto nulla alla squadra dopo la partita. Coach Walton ha detto quello che c’era da dire. Ci vedremo domani in palestra per allenarci”.
Sulla stessa linea anche il commento di Lonzo Ball, che dovrebbe prendere il posto dell’ex Boston Celtics in quintetto, nonostante ancora non sia al 100% della forma dopo l’intervento al ginocchio di quest’estate:
“Spero che possano tornare entrambi il prima possibile, ci mancheranno, sono due pedine chiave del nostro team. Ma dobbiamo andare avanti anche senza di loro. Io sto migliorando in ogni partita e a breve dovrei essere al 100%”.
Per quanto riguarda la sostituzione di Brandon Ingram invece ci sono diverse possibilità da valutare per il coaching staff dei Lakers: la mossa più logica potrebbe essere quella di inserire Kyle Kuzma, che sta un po litigando con le percentuali dal campo, in quintetto dando magari dare più minuti a Michael Beasley e inserirendo qualcun altro nella rotazione dalla panchina, come Svi Mykhailiuk (Luke Walton ha fin’ora utilizzato solamente 10 giocatori nelle due partite giocate e uno di questi è Beasley con 2 minuti di media).
Un’alternativa sarebbe quella invece di tenere un quintetto più agile sostituendo il prodotto di Duke con Josh Hart, che già in molti vorrebbero nello starting five al posto di Caldwell-Pope, lasciando a Kuzma il ruolo di sesto uomo dalla panchina.
Forse neanche i migliori registi e sceneggiatori di Hollywood avrebbero potuto mettere in piedi un inizio così scoppiettante per i Los Angeles Lakers.