Era solo questione di tempo prima che i Los Angeles Lakers di LeBron James agguantassero la loro prima vittoria stagionale, ma a quanto pare Luke Walton non avrebbe concesso neppure un altro minuto da perdere ai suoi ragazzi.
Durante la riunione mattutina che precedeva la partita contro i Phoenix Suns infatti – vinta facilmente dai californiani 131-113 – l’allenatore gialloviola sarebbe stato molto duro con la propria squadra, specialmente in relazione all’assenza di effort difensivo visto in campo (131,6 punti concessi nelle prime tre partite erano effettivamente un dato non tralasciabile).
“Sentivamo la sua rabbia, dovevamo assolutamente prenderci questa vittoria,”
ha infatti riferito Lance Stephenson a Dave McMenamin di ESPN nel post partita.
“È una bella sensazione, ma è solo una vittoria,”
ha invece detto James, che è addirittura riuscito a riposare nel quarto quarto dopo aver infilato 19 punti, 7 rimbalzi, 10 assist e 3 palle rubate in poco più di 28 minuti in campo.
“È importante continuare a raccogliere ciò che abbiamo iniziato durante il training camp e nelle prime partite della stagione per poterci migliorare sempre di più. Offensivamente abbiamo molto talento, ma sono convinto che tutti i successi debbano partire sempre dalla difesa.”
Difesa che stavolta, nonostante le pesanti assenze di Brandon Ingram e Rajon Rondo ha funzionato a dovere, costringendo i Suns a 20 palle perse e a soli 15 punti segnati nel secondo quarto di gioco, frazione in cui i Lakers hanno potuto scappare definitivamente col punteggio.
Protagonisti assoluti della serata sono stati, oltre a LeBron ovviamente, un solidissimo Lance Stephenson da 23 punti, 8 assist ed 8 rimbalzi e l’ormai solito (anche se ammetterlo fa sorridere) JaVale McGee, meritevole di aver stampato alla “difesa” di Phoenix 20 punti, 6 rimbalzi e ben 4 stoppate.
L’ex Warriors ha infatti iniziato alla grande il suo percorso ai Lakers (16.2 punti, 7 rimbalzi e 3.2 stoppate di media nelle prime quattro gare giocate), e nonostante il record di squadra non sia brillantissimo (1-3) si sarebbe detto molto soddisfatto di quanto fatto finora dai suoi:
“Non credo che la gente abbia reso abbastanza giustizia a quello che abbiamo fatto fino ad ora. Insomma, [le prime tre partite perse] le abbiamo giocate contro squadre da Playoff, e parecchio forti aggiungerei.
Quindi per noi, che siamo un gruppo nuovo e che lavoriamo assieme da un paio di mesi, essere stati anche solo competitivi è un grande risultato. Quando però raggiungeremo quel livello di coesione a cui possiamo aspirare, sono sicuro che diventeremo inarrestabili.”
Il prossimo banco di prova per i nuovi Lakers sarà questa notte contro gli ancora imbattuti Denver Nuggets di Nikola Jokic, altro avversario di un certo livello per dimostrare i passi avanti – soprattutto difensivi – messi in vetrina dai gialloviola.
Leggi anche:
NBA, Luke Walton critico nei confronti degli arbitri
NBA, LeBron fa mea culpa: “Inaccettabili errori ai liberi”
NBA, leggero infortunio per James Harden