Piove sul bagnato per i Golden State Warriors: dopo aver rimediato una sconfitta tra le mura amiche dai Milwaukee Bucks, i campioni in carica sono costretti a perdere una delle loro stelle per infortunio. Stephen Curry è stato infatti costretto ad abbandonare il campo durante il terzo quarto, senza più rientrare sul terreno di gioco a causa di un forte dolore alla gamba sinistra.
Il due volte MVP ha rimediato l’infortunio con 6:50 minuti ancora da giocare del terzo periodo, quando ha provato a contrastare Eric Bledsoe. Curry è rimasto in campo ancora pochi minuti dopo questo episodio, prima di capire che non era in grado di proseguire la gara e dirigersi agli spogliatoi.
Secondo quanto riportato dal Coach dei Golden State Warriors, Steve Kerr, Curry si sottoporrà ad una risonanza magnetica nella giornata di oggi per stabilire l’entità del problema.
Proprio il diretto interessato ha rilasciato delle dichiarazioni in un’intervista a The Undefeated, in cui parla del suo infortunio e delle sue sensazioni. Ecco le sue parole:
“Non sono nervoso. Non ho alcun motivo per cui preoccuparmi. Se questa fosse stata una caviglia, ve l’avrei potuto dire per giorni, 12 giorni. Scoprirò tutto domani… Non ho mai fatto questo prima d’ora, quindi non ho alcun motivo per essere agitato.”
I Golden State Warriors hanno già dovuto fare a meno di due pedine chiave come Draymond Green e Shaun Livingston nella sfida persa contro Antetokounmpo & Co, e corrono il serio rischio di perdere un altro tassello fondamentale per le prossime partite.
Curry ha iniziato la stagione in uno stato di forma incredibile, mantenendo una media di 29.5 punti e 6.1 assist, tirando con il 54% dal campo e con il 49% dall’arco, oltre ad essere il giocatore con il maggior numero di canestri da 3 realizzati (già 62).
I tifosi dei Warriors pregano che si tratti solo di un tenue problema fisico.
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