I Boston Celtics, reduci da un ciclo di cinque trasferte nel quale hanno raccolto un solo successo, torneranno di scena al TD Garden nella notte tra mercoledì e giovedì con grande voglia di rivalsa.
Parlando ai microfoni di Tom Westerholm di MassLive al termine della partita domenicale persa contro i Portland Trail Blazers, Kyrie Irving ha ribadito di avere estrema fiducia:
“Quando scendiamo sul parquet abbiamo il potenziale per superare ogni squadra in qualsivoglia zona del campo in termini di accoppiamento. Mi riferisco al fatto che passiamo sfruttare mismatch in ogni momento. Dipende tutto dalla disciplina con la quale eseguiamo [il piano partita]. È un livello di comprensione [del gioco] che matura con l’esperienza. […] Non possiamo permetterci passaggi a vuoto. Se penso al nostro spogliatoio i veterani siamo io, al mio ottavo anno, Al [Horford] e Baynes. Al momento ci farebbe comodo un veterano con 14-15 stagioni NBA alle spalle che ci aiuti a vivere la regular season come una maratona e non come uno sprint a tutta. […] È una questione di approccio e abnegazione.”
PIEDI PER TERRA
Il periodo negativo può servire da bagno d’umiltà per i Celtics, una squadra giovane ma estremamente ambiziosa:
“Ne avevamo bisogno. Non siamo forti quanto pensiamo, lo dico dall’inizio della stagione. Il tempo dell’entusiasmo è finito, ora è pallacanestro vera. Non è più una questione di potenziale e a nulla vale chiedersi dove saremo al termine della stagione. Dobbiamo pensare al presente che ci attende, abbiamo sfide e ostacoli da superare – a livello individuale e come squadra. Sarò il più paziente di tutti […], è una stagione lunga, ma capisco che per essere qualcosa di speciale dobbiamo vincere alcune sfide.”
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Ci serviva solo Leonard al posto suo e oggi staremo a parlare di superCeltics.