In questo inizio di stagione il motore dei Bucks targati Mike Budenholzer e Giannis Antetokounmpo gira a pieno regime e alcuni giocatori – vedasi Brook Lopez – stanno aggiungendo al proprio arsenale soluzioni offensive sempre più valide e funzionali al credo del nuovo allenatore, in risposta a un trend consolidato in seno alla lega.
Nella notte NBA Lopez ha mandato a referto 28 punti con ben otto centri da oltre l’arco dei tre punti – su 13 tentativi; prima di lui c’erano riusciti, nella categoria di riferimento [giocatori di almeno 213 cm.], soltanto Dirk Nowitzki (nel 2004) e Lauri Markannen (nella passata stagione).
La prestazione da record ha lasciato senza parole compagni e avversari. John Henson ha scomodato paragoni importanti ai micorofoni di Eric Nehm di The Athletic:
“Non ho mai visto un giocatore di 2.13 segnare sei tiri del genere in fila. È stata una performance degna di Steph Curry. Non so se ci sia qualcun altro in grado di mettere in piedi qualcosa di simile… sì c’è Klay Thompson. Direi dunque Klay, Steph e Brook.”
Mike Malone, allenatore dei malcapitati Nuggets, ha rimproverato i suoi per la poca attenzione prestata al piano partita:
“Erano scesi in campo ieri pomeriggio [sabato contro i Clippers ndr] e non so quanti dei nostri abbiano visto l’incontro. Se l’avessero fatto, avrebbero visto il suo 6-12 da tre. Da giocatore, studiare l’avversario fa parte del tuo lavoro.”
Nelle prime sei stagioni NBA Lopez aveva tentato appena sette conclusioni dalla lunga distanza, senza peraltro trovare il fondo della retina. Lo scenario, da due stagioni a questa parte, è cambiato radicalmente: i tentativi sono ora sette a partita e la percentuale di successo è salita al 42%.
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