I Golden State Warriors sono sicuramente stati l’argomento centrale della maggior parte delle ultime discussioni in ambito NBA. La lite fra Kevin Durant e Draymond Green, che ha portato alla sospensione di quest’ultimo per la sfida contro gli Atlanta Hawks, ha tenuto (e tiene ancora) banco fra appassionati e addetti ai lavori, specialmente adesso che sono usciti alcuni interessanti retroscena sulle cause del diverbio.
Andare avanti
È questo l’imperativo di Draymond Green:
“Io e Kevin [Durant, ndr] abbiamo parlato di ciò che è successo qualche sera fa. È acqua passata. Penso che non sia un segreto il fatto che sono un giocatore molto emotivo. Mostro apertamente le mie emozioni e gioco con la stessa enfasi. A volte esce il meglio di me, altre no. Lo accetto.”
Durant ha già dimostrato di essersi messo alle spalle la lite, come riportato nel commento dopo la sospensione del compagno di squadra.
Green ha inoltre aggiunto un commento verso le future decisioni dei compagni in ambito free-agency:
“Alla fine, qualsiasi cosa Kevin scelga di fare, qualsiasi cosa Klay scelga di fare, abbiamo passato delle grandi annate insieme e supporto chiunque con tutto il cuore. Come uomo, come essere umano, hai il diritto di fare ciò che credi con la tua vita”
L’episodio sembra quindi definitivamente accantonato. Golden State potrà quindi ricominciare a concentrarsi esclusivamente sulle vicende di basket giocato, dopo la pesante sconfitta contro i Rockets, in attesa del rientro in campo di Stephen Curry.
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