(3-12) Atlanta Hawks 93- 138 Denver Nuggets (10-5)
Classica partita di testacoda quella in programma al Pepsi Center, dove i padroni di casa vogliono rimanere in scia dei Golden State Warriors, mentre gli Atlanta Hawks, sopra solo ai derelitti Cleveland Cavaliers, sono nel pieno della loro ricostruzione, la cui pietra angolare sembra aver preso i contorni sempre più marcati di Trae Young, azzeccatissimo scambio del loro ultimo Draft.
Fin dal primo momento la gara si tramuta in un monologo della franchigia del Colorado, scesa in campo con maggiori motivazioni rispetto ai suoi avversari, che le permettono di mettere a referto un parziale assordante di 0-13.
Per assistere al primo canestro degli Atlanta Hawks dobbiamo aspettare il quinto minuto di gioco, quando Plumlee mette a segno un passaggio al bacio di Trae Young, decisamente sottotono però nel corso di questa serata.
Con le punte di diamante avversarie persino opacizzate, i Nuggets hanno vita facile a dettare il proprio gioco, che con prima Nikola Jokic e successivamente Juancho Hernangomez sembrano voler sbrigare la pratica Hawks fin da primo quarto, terminato sul 23-35.
Nel secondo quarto sembra di assistere ad un disco rotto, cui va aggiunto però il raggiungimento, ad onore di statistica, della tripla numero 300 e del 500esimo assist in carriera per Jamal Murray.
I Nuggets, ritornati in campo dall’intervallo sul punteggio di 57-73, non sono però intenzionati a concedere sconti, e continuano a martellare i malcapitati Hawks anche in difesa, chiudendo il quarto sul punteggio di 73-109.
L’ultimo quarto è solo una formalità per l’esito della gara, saldamente in mano ai Denver Nuggets, che gestiscono senza alcun problema il risultato, traghettandolo su di un como 93-138.
I Nuggets, inanellando cosi la loro decima vittoria stagionale, affiancano i Portland Trail Blazers al secondo posto della Western Conference, rimanendo così sulla scia dei Golden State Warriors.