(12-5) Memphis Grizzlies 104-103 San Antonio Spurs (8-9)
Continua l’incredibile corsa ai primi posti della Western Conference dei Memphis Grizzlies. I ragazzi allenati da Bickerstaff vanno a vincere nel Texas contro gli Spurs, sempre più in crisi di identità e risultati. Le due squadre si sfidano a viso aperto nelle prime due frazioni, che risultano in equilibrio. A guidare i compagni ci sono Conley e Gasol da una parte e Aldridge e DeRozan dall’altra.
Il terzo quarto è a punteggio molto basso, le due squadre insieme segnano solo 38 punti, con le difese grandi protagoniste. Poche azioni offensive degne di nota. Nell’ultimo periodo continua la sfida punto a punto: è ora che Conley conferma la sua fama di giocatore clutch e inizia a segnare canestri difficili, compresa la tripla del sorpasso. I tiri liberi di Gasol, a pochi secondi dal termine, regalano la definitiva vittoria ai Grizzlies:
Memphis si ritrova quindi incredibilmente al primo posto della Western Conference, dopo la sconfitta dei Blazers contro i Bucks. 20+10 per Gasol, 30 per Conley. Per gli Spurs sono 24 di DeRozan, 19+11 di Aldridge e 21 di Rudy Gay.
(10-8) Sacramento Kings 119 110- Utah Jazz (8-10)
Vincono anche i Kings, in trasferta, sul difficile campo degli Utah Jazz. Sacramento tira meglio dal campo, con un abbondante 52%, contro il 43% degli avversari. È Donovan Mitchell il punto di riferimento dei padroni di casa: il numero #45 segna 35 punti, che comunque non bastano a consegnare la vittoria alla squadra. Classica doppia-doppia per Rudy Gobert.
Sacramento distribuisce invece molto meglio i suoi attacchi: ben 7 giocatori vanno in doppia cifra. De’Aaron Fox segna 17 punti, raccoglie 7 rimbalzi e distribuisce ben 13 assist. 18 per Bjelica, autore delle giocate decisive nei minuti finali. 23 per un solido Cauley-Stein.
(11-6) Oklahoma City Thunder 123-95 Golden State Warriors (12-7)
Cadono, ancora una volta, i Golden State Warriors. Questa volta contro i Thunder, che vincono e convincono alla Oracle Arena. OKC è decisa a vincere sin dalla prima frazione, come dimostra il primo quarto. La difesa è ottima e tiene a soli 18 punti segnati gli avversari, minimo stagionale in un quarto per gli Warriors (perlomeno fino all’ultimo periodo di questa partita). PG fa tutto: segna, prende rimbalzi e smazza assist:
Nella seconda frazione inizia ad ingranare anche l’attacco: i Thunder segnano ben 37 punti e iniziano a scavare il solco. La transizione resta sempre l’arma più pericolosa per gli ospiti:
Nel terzo periodo Golden State prova a rientrare in partita e si avvicina in maniera decisa: all’inizio del quarto quarto è Klay Thompson a regalare ai suoi il 4. OKC si rimette allora in carreggiata e respinge gli ultimi assalti avversari, grazie ad un grandissimo ultimo periodo da 36 punti segnati e solo 16 subiti (ecco il nuovo record negativo degli Warriors).
Golden State tira male, malissimo da 3 punti: 24.1%. OKC domina sotto le plance, conquistando la bellezza di 61 rimbalzi, di cui 18 offensivi. Westbrook chiude in tripla doppia (11p, 11r, 13 a), George ne segna 25, Schroder 32, Adams 20+11. Dall’altra parte Durant fa 27 punti e raccoglie 14 rimbalzi. 27 anche per Klay Thompson ma troppo, troppo poco dal resto della squadra. Per Golden State è la quarta sconfitta consecutiva: si inizia a respirare aria di crisi.