(11-7) Indiana Pacers 109-127 Charlotte Hornets (9-8)
Finalmente, verrebbe da dire, Kemba Walker non è più solo. Gli Hornets vincono e convincono contro i più quotati Indiana Pacers. Stavolta la prestazione maiuscola non è solo del numero 15, autore di ben 103 punti segnati nelle due gare precedenti, ma di tutta la squadra.
Walker gioca un’altra buona partita, segnando 15 punti conditi da 11 assist. Fatta eccezione per Marvin Williams, arrivato a 9 punti, tutti gli altri giocatori del quintetto sono andati in doppia cifra. 15 per Zeller, 21 per Lamb e 11 per Batum. Ottimo anche l’apporto della panchina, con i 18 punti di Bacon, i 15 di Monk e gli 11 di Kaminsky. Degno di nota l’incredibile 62.1% nel tiro da 3 punti. Se Charlotte continua così, i Playoff sono ampiamente alla portata.
Malino, invece, i Pacers, costretti a fare i conti con l’assenza di Oladipo. I primi due quarti sono in equilibrio: nel terzo quarto gli ospiti subiscono però ben 37 punti, a fronte di soli 24 segnati, non riuscendo più a recuperare gli avversari. Il miglior marcatore di serata è Bogdanovic, mentre Sabonis offre la solita, solida prova.
(10-8) New Orleans Pelicans 120-121 Philadelphia 76ers (13-7)
A vincere la sfida fra lunghi dominanti della lega è Joel Embiid, che insieme ai suoi Sixers vince ancora, non senza difficoltà, contro i Pelicans di Anthony Davis.
Il primo quarto è a senso unico: Phila segna costantemente da 3 punti, bombardando il ferro avversario. 38 punti segnati a fronte dei 23 avversari e partita che sembra apparentemente già indirizzata.
Nel secondo periodo NOP si riavvicina agli avversari, complice un grande Julius Randle: le squadre vanno a riposo sul 67-57 per i padroni di casa.
Dopo un terzo quarto molto equilbrato, i Pelicans spingono anche nell’ultima frazione, ritrovandosi punto a punto. I Sixers resistono agli avversari e riescono a portare a casa un’importante vittoria. MVP di serata è ancora una volta Joel Embiid: 31 punti e 19 assist per il camerunense. Tutto il quintetto dei Sixers va in doppia cifra, ottimi inoltre i 15 punti dalla panchina di Landry Shamet.
Dall’altra parte spara un po’ a salve Davis, 4/13 dal campo, che fa comunque registrare una doppia doppia da 12 punti e 16 rimbalzi. Bene Holiday, con 30 punti e 10 assist. Doppie-doppie anche per Mirotic e Randle, quest’ultimo in uscita dalla panchina.
(15-4) Toronto Raptors 124-108 Atlanta Hawks (3-15)
I Raptors tengono a riposo Leonard, come sempre in questa stagione in occasione dei back-to-back. Toronto mette qualche punto di vantaggio fra sè e gli avversari fin da subito, punti che risulteranno decisivi ai fini della vittoria. Fra i più in forma c’è senza dubbio Kyle Lowry.
Le squadre iniziano il secondo quarto sulla falsa riga del primo: i Raptors aggiungono altri 6 punti di vantaggio e vanno al riposo sul 55-44. Gli ultimi due periodi sono normale amministrazione per gli ospiti, che portano a casa una W senza troppi patemi d’animo, contro un avversario evidentemente meno talentuoso.
Strepitosa la prestazione di Lowry: tripla doppia da 21 punti, 12 rimbalzi e 17 assist. Doppia-doppia per Valanciunas, 24+13. Bene anche Siakam con 22. Per gli Hawks si salva solo Jeremy Lin, con 26 punti dalla panchina.
(5-14) New York Knicks 117-109 Boston Celtics (9-9)
Continua il momento negativo dei Boston Celtics, che cedono a sorpresa in casa contro i New York Knicks, e che adesso si ritrovano ad una sola sconfitta dall’avere un rcord negativo. Non proprio ciò che ci si aspettava ai nastri di partenza di questa stagione.
La partita vive di fasi alterne: il primo quarto è a punteggio piuttosto basso per gli standard a cui ci ha abituato l’NBA in questo inizio. New York comunque conduce e inizia il secondo quarto sul 26-18.
La seconda frazione è tutta un’altra partita: le squadre iniziano a segnare con molta più costanza, ma sono sempre i Knicks a fare più punti degli avversari. I newyorkesi, fra le squadre più sterili in fase offensiva, riescono a segnare ben 39 punti ad una delle difese meglio organizzate dell’intera lega. Si va al riposo sul 65-49 per gli ospiti.
Al rientro le squadre vivono una fotocopia del primo quarto: 20 punti per i Celtics, 19 per i Knicks. L’ultimo periodo va invece in coppia con il secondo: i C’s iniziano a macinare pallacanestro nel tentativo di ricucire lo svantaggio, ma anche i Knicks non sono da meno. I 40 punti segnati da Boston nell’ultimo quarto non bastano per evitare la sconfitta.
Male al tiro Irving (9/25), che segna comunque 22 punti e distribisce 13 assist. Per i Knicks molto bene Trey Burke, con 29 punti, 11 assist e 6 rimbalzi in uscita dalla panchina.