La “crisi” dei Boston Celtics si sta facendo sempre più dura.
Dopo la sconfitta per 117-109 della notte tra mercoledì e giovedì contro i New York Knicks, coach Brad Stevens ha dichiarato:
“C’è una miriade di cose che dobbiamo sistemare.”
La sconfitta contro i Knicks (che al momento hanno il record di 5-14 e che non vincevano da 6 partite) è stata la settima nelle ultime 10 gare.
Già prima della scorsa notte, però, Stevens aveva sottolineato come il problema dei Celtics non fosse semplicemente questione di assestamento in questo avvio di stagione.
In estate le aspettative attorno a questa squadra erano davvero alte, tanto che a ottobre il sito di scommesse OddsShark vedeva Boston come la favorita alla vittoria della Eastern Conference. Al momento, però, essere una contender e raggiungere le Finals sembra un sogno quasi utopistico.
Nonostante il deludente record di 9-9, comunque, i tifosi dei Celtics possono “consolarsi” con la difesa. Secondo ESPN.com, infatti, la franchigia si trova comunque al primo posto nella lega (insieme agli Oklahoma City Thunder) per defensive rating.
Il problema, quindi, è chiaramente l’attacco, che con 104.3 di offensive rating (via NBA.com) è il 27esimo della NBA. Nelle 64 partite che mancano alla fine della regular season Boston ha tutto il tempo di trovare un equilibrio e dimostrare tutto il proprio potenziale, ma un buon impatto a inizio stagione sarebbe stato importante, soprattutto considerato l’ottima (e sorprendente) partenza della top 3 di questa Eastern Conference: i Toronto Raptors, i Milwukee Bucks e i Philadelphia 76ers.
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Nelle squadre piu' forti in Nba, nei momenti di difficolta' vera, decidono I giocatori piu' forti e in genere, funziona. Lasciando da parte il fenomeno James, che ha sempre fatto la scelta giusta per la sua squadra in situazioni simili, nel suo "piccolo" anche It due anni fa a Boston, in un momento negativo, ha sbottato anche contro Stevens e si e' preso la squadra sulle spalle, con l'aiuto di tutti, Brad per primo e ha portato I Celtics in finale di conference. Lo stesso dovrebbe fare Irving e dire chiaramente come vuole che giochi la squadra, mentre Stevens si prepara a gestire quel che puo' controllare. Se Kyre non ci riesce, vuol dire che non e' abbastanza forte, ma lo e'.